IL CASO

Orso M49, Sos degli agricoltori: siamo sotto assedio. Domani la grande marcia di protesta

Venerdì 12 luglio in piazza Dante, per la prima volta oltre un migliaio di agricoltori e allevatori della Coldiretti scendono in città da malghe e pascoli per chiedere azioni concrete



TRENTO. Sono sempre più numerosi e sempre più vicini. L'orso M49 e i lupi, spesso ibridi, stringono d'assedio abitazioni, famiglie, campi e allevamenti facendo strage di greggi e mandrie, devastando le stalle e gli alveari e minacciando la sicurezza delle persone. Una situazione fuori controllo, lancia l'allarme Coldiretti, per la quale le misure ordinarie non bastano più e la resistenza di chi lavora e vive sul territorio è ormai al limite.

Per questo domani, venerdì 12 luglio 2019 a Trento in piazza Dante, per la prima volta oltre un migliaio di agricoltori e allevatori della Coldiretti scendono in città da malghe e pascoli, lasciando mucche e pecore, per chiedere azioni concrete. Simbolo della manifestazione in piazza con gli agricoltori la capretta "Cappuccetto rosso" scampata all'assalto dei lupi (#stoconcappuccettorosso). 

Lndc: pronti a coinvolgere il Consiglio di Stato.  "Siamo pronti ad adire il Consiglio di Stato per affrontare il tema principale di questa vicenda, ossia l'utilizzo strumentale dei poteri attribuiti dall'art. 52 dello Statuto di Autonomia al presidente della Provincia di Trento per decidere in modo autonomo la sorte di ogni orso giudicato 'dannoso'". Così la Lega nazionale per la difesa del cane (Lndc) sulla decisione del Tar di Trento di respingere l'istanza con la quale si chiedeva la sospensione degli effetti dell'ordinanza, emanata dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, per la cattura dell'orso M49. "L'atteggiamento della Provincia di Trento è davvero inconcepibile e inaccettabile. Come abbiamo già fatto in passato per Daniza e KJ2 - commenta Piera Rosati, presidente di Lndc Animal Protection - porteremo avanti la nostra battaglia ma questa volta non ci fermeremo al Tar, se si renderà necessario. Bisogna dire basta a questa abitudine di vedere la fauna selvatica solo come un 'problema' da rimuovere senza mostrare il minimo rispetto per la stessa"









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