Alla ricerca del piatto (e della bolla) perfetto, nella "piccola Champagne" italiana. Villa Franciacorta

villa franciacorta



E’ stata una serata bella anche se non facile quella che ha visto sfidarsi le quattro brave cuoche finaliste al concorso per Sparkling Menù Villa Franciacorta, alla sua dodicesima edizione. Quattro cuoche, ma anche quattro brigate di cucina, seppure a ranghi ridotti, che si sono dovute dividere i fornelli di casa Bianchi con i problemi che si possono immaginare. Il tutto però facilitato dalla professionalità messa in campo dai padroni di casa. Il giorno dopo all'Albereta di Erbusco si teneva il convegno per celebrare i 50anni della Doc Franciacorta all’Albereta, che ha lanciato la sfida per il predominio sulle bollicine italiane dei prossimi decenni. Vedremo.

La Giuria-stampa ha decretato la vincitrice assoluta dell’evento durante la Serata di Gala svoltasi domenica 17 settembre. Nei mesi precedenti erano stati un numero notevole di ristoranti condotti da cuoche tra  cui Anna Matscher del ristorante Zum Löwen di Tesimo (BZ). Un Premio speciale al miglior menù complessivo è andato a Cristina Cerbi dell’Osteria di Fornio di Fidenza (Pr). Il Franciacorta Cuvette Brut millesimato 2008 di Villa Franciacorta, insieme ai piatti realizzati dalle Chef finaliste, è stato il protagonista della serata, dove circa un centinaio di invitati hanno preso parte alla finalissima di Sparkling Menù 2017. La cena ha visto susseguirsi ai fornelli le seguenti Chef in ordine di servizio, che hanno proposto i loro piatti in abbinamento al Franciacorta Cuvette Brut Millesimato 2008: Cuvette doc

- Lara Pasquarelli - Ristorante Claudio (Bergeggi, Savona): Cuore di astice blu bretone su riduzione alla Cuvette, crema di piselli, porro e limon cress

- Camilla Zerbini - Castello dell’Elfo (Lesignano de’ Bagni, Parma): Cappelletti aperti con farcia di stracotto, crema di burro e formaggio di montagna in cialda croccante di pasta sfoglia

- Nicoletta Ioli - Il Traghetto (Gabicce Mare, Pesaro Urbino): Lomo di baccalà Ràfols alla griglia su parmentier di porri con pesto di olive taggiasche e pomodorini

- Mariangela Susigan - Ristorante Gardenia (Caluso ,Torino): Piccione, pera, indivia belga , whisky Laphroaig

 Unica eccezione per Cristina Cerbi dell’Osteria di Fornio (Fidenza- Parma) che ha presentato in abbinamento al Franciacorta Briolette Rosé Demi-Sec la Tartare di pere decane con gelato al Parmigiano Reggiano e mosto cotto. Ed è proprio a Cristina Cerbi che è stato assegnato il premio speciale Armonia del Menù destinato per la prima volta nella storia del concorso a chi ha saputo creare un intero menù all’insegna di abbinamenti ottimali, "Questo premio speciale Cristina lo condivide con il marito Luca, che con lei è alla guida del locale".

 La sfida è stata intensa e non facile, ma al tempo stesso le Chef hanno dimostrato di essere brave professioniste, in grado di sapersi confrontare e al tempo stesso supportare in particolari momenti. La giuria è stata coordinata dal giornalista Alberto P. Schieppati colonna di un certo giornalismo enogastronomico all’antica fatto di misura e buon gusto. Ad emergere è stato il Cuore di astice blu bretone su riduzione alla Cuvette presentato da Lara Pasquarelli, che si aggiudica così il Premio Sparkling Menù della XII edizione, non al massimo delle sue potenzialità vista le difficoltà logistiche ma  sufficiente a convincere i numerosi giudici. Lara Pasquarelli nasce in Cucina con un cognome importante, quello del papà Claudio che in Liguria ha fatto negli ultimi 50 anni la storia della ristorazione e che dal 1990 vanta la prestigiosa Stella Michelin. Puntigliosa e attenta realizza una cucina armoniosa e mai banale. 

Villa Franciacorta

villa franciacorta borgoVilla Franciacorta è piccolo Borgo medievale risalente al XV secolo che sorge a Monticelli Brusati, a pochi chilometri dal Lago d’Iseo. La frazione Villa che ha consentito alla famiglia Bianchi di utilizzare il nome Franciacorta, è ancora ben presente grazie al restauro conservativo dell’antico borgo contadino. Dalla strada di epoca romana che lambisce il torrente e attraversa la proprietà, l’antico pozzo che si affaccia sul viale, alle cantine interrate risalenti ai secoli passati le strutture sono ancora molto ben conservate. Stesso impegno anche sul paesaggio viticolo creato nel giro di alcuni decenni in quell’ambiente davvero unico che è la terra dello “champagne” italiano. Almeno nelle intenzioni e certamente tra i terroir più vocati per la produzione di spumanti di qualità in Italia sin dagli anni 60.

“La famiglia Bianchi, cosciente di essere custode di un terroir unico, produce da sempre i suoi vini esclusivamente con le uve provenienti dai 37 ettari vitati di proprietà. Fiore all'occhiello della filosofia aziendale è rappresentata dalla scelta di commercializzare unicamente Franciacorta millesimati, esaltando in questo modo le peculiarità dei propri terreni e dando la possibilità di leggere in ogni millesimo l’andamento climatico delle diverse vendemmie” si legge nella presentazione della proprietà che qui ha indubbiamente investito grandi e ingenti risorse con intelligenza da mecenati sufficientemente illuminati e non attenti solo al guadagno. Famiglia di industriali quella dei bianchi. Come la maggior parte dei “nuovi” produttori vitivinicoli di Franciacorta, dove non esiste nemmeno una cooperativa e pochi conferenti. Olio industriale trasformato in viti pregiate. E gran vino. La visita di Villa Franciacorta è un viaggio interessante nella stratificazione antropologica e postindustriale su cui si è innalzato il bel borgo che si adagia ai piedi del Colle Madonna delle Rosa, ricoperto alla sommità da boschi di querce, eriche e ginepri e favorisce un microclima protettivo per i vigneti ottenuti da una certosina opera di terrazzamenti sorretti da muri a secco fino ai piedi del declivio. Qui si trovano le cantine perfettamente interrate, culla ideale per i Franciacorta che riposano per molti anni in attesa del momento ideale per la sboccatura. Da visitare oltre che degustare.

L’azienda ospita oggi oltre alla storica cantina, l’agriturismo Villa Gradoni – curato da Roberta Bianchi, figlia di Alessandro - ed il ristorante “Il Borgo in Franciacorta”.”

 

 

Villa Franciacorta

Via Villa, 12

25040 Monticelli Brusati (Bs)

Tel. +39 030 652329

Fax +39 030 6852305

www.villafranciacorta.it













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