Baccalà alla trentina. Vera specialità del ...Novecento. Al Hotel Rovereto.

baccala alla trentina



Lo so, lo ammetto, ho un debole per stoccafisso e baccalà. Forse perché ho imparato ad apprezzare entrambi col tempo, e si sa  gli amori tardivi sono spesso i più duraturi. Questa ricetta ha il sapore dei piatti di una volta e merita attenzione. Provatela a casa. Sarete sorpresi del risultato. La ricetta del ristorante 900 dell'Hotel Rovereto è uno dei piatti preferiti di Marco Zani e della moglie Susanna. In abbinamento non stonerebbe affatto una Nosiola della Cantina di Castel Noarna dello stesso Zani.

Baccalà alla trentinaRistorante_giornale-23[1]

 

Ingredienti per 6 persone:

2 Kg. di  Baccalà (stoccafisso ammollato):

1/2 sedano rapa

2 patate 2 spicchi d’aglio 1/2 cipolla 1 bicchiere di latte 1 bicchiere d’olio extravergine d’oliva Prezzemolo Sale e pepe   Nettare accuratamente il baccalà dalle pelli e dalle lische, curando di mantenerne il più possibile interi i tranci. Ungere con olio di oliva una acconcia teglia di rame o pirofila e coprirne il fondo con fette sottili di patate. Adagiarvi sopra orizzontalmente i tranci di baccalà, l’uno vicino all’altro, abbastanza stretti ed intasare tutti gli interstizi tra un trancio e l’altro con fette molto sottili di patate e sedano rapa, abbondando in quantità e dando prevalenza al sedano. Mescolare nell’olio la cipolla e il prezzemolo finemente tritati e l’aglio schiacciato e cospargere il baccalà del composto, premendolo in modo che entri bene negli interstizi. Mettere la teglia nel forno a media temperatura e, dopo mezz’ora circa, salare, pepare e coprire quasi del tutto il baccalà con il latte. Lasciare cuocere adagio per circa 2 ore e ½, avendo cura che il baccalà non si asciughi troppo in superficie, aggiungendo in tal caso ancora un po’ di latte. A cottura quasi ultimata, cospargervi del grana trentino grattugiato.













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