Pitzock, un'osteria davvero Slow



oskar messner pitzockPitzock è il nome di un angolo della frazione di San Pietro in Val di Funes. Chi visita questa valle se ne innamora all’istante. Non solo per la natura selvaggia poco toccata dal turismo alberghiero, ma per la sensazione di trovarsi in una cartolina d’altri tempi. Proprio sulla strada, tra le case del paesino, si incontra questo ristorante ristrutturato una decina di anni fa, che prende il nome della zona. Oskar Messner ne ha fatto un ritrovo dell’identità con una visione moderna e aperta. Un po’ come la grande vetrata che dalla sala da pranzo offre un panorama straordinario delle aspre montagne di questa laterale della Valle Isarco. Questo è anche il regno di un presidio Slow Food. L’ultimo realizzato in Alto Adige.

brillenschafQuello della Brillenschaf, la pecora con gli occhiali. Una razza ovina a doppia attitudine sopravvissuta alle moderne strategie di allevamento. Poche centinaia di capi che pascolano nelle stalle e negli alpeggi della zona. Latte, carne e di recente la lana, sono i prodotti che il progetto di salvaguardia vuole valorizzazione. Ecco allora gli asparagi con salsa bolzanina e il prosciutto cotto di agnello. Seguono poi altri piatti in cui spesso i presidi Slow Food la fanno da protagonista, altoatesini e non (Messner fa parte dell’Alleanza dei cuochi di Slow Food).  I ravioli fati i casa con il formaggo Bagoss di Bardolino; le praline di patate all’aglio orsino con ripieno di baccalà su burro al pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto. Poi ricordi di antiche specialità come gli “Schlutzer” alle ortiche e ricotta o i ravioli di grano saraceno e Grakäse della Valle Aurina. Da non perdere spettacolare pancetta cotta 24 ore nella Märzenbier artigianale del Hubenbauer di Varna (non sempre disponibile). La carta dei vini è ben fatta. Il conto sui 40 euro ma l’ambiente e il panorama sono impagabili. Pizack 30, Funesunes, te 0472 840127. Pitzock.com













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