VIOLENZA

Adolescente violentata in casa per due anni

Accusato degli abusi è un conoscente della famiglia, ospitato in casa dai genitori della vittima



BOLZANO. Un sudamericano da alcuni anni domiciliato in Alto Adige deve rispondere di violenza sessuale aggravata nei confronti della figlioletta adolescente della famiglia che lo ospitava in casa per ottenere un contributo economico nel pagamento del canone d’affitto.

Per due anni nessuno tra i famigliari della ragazzina si era accorto di quanto stesse accadendo. Fu la zia, un paio di anni fa, a sentire casualmente una telefonata tra la vittima in lacrime ed il suo aguzzino. L’uomo, che avrebbe approfittato dei momenti pomeridiani in cui si trovava in casa da solo con l’adolescente, le parlava d’amore e si dimostrava addirittura geloso, rivendicando il diritto di costringere la vittima a non ritardare a fare ritorno a casa dopo la scuola per poter stare più a lungo con lui.

Messa alle strette, la ragazzina raccontò tutto alla zia e quest’ultima informò immediatamente i genitori (la madre è separata dal marito) che ora si sono costituiti parte civile nel processo.

Ieri l’imputato (che ha poco più di 40 anni) ha seguito passo passo l’udienza del processo entrato ormai nelle fasi decisive. Per il momento l’uomo non ha ancora fornito una sua verità ma il fatto che abbia deciso di affrontare il processo con rito ordinario lascia intendere che sosterrà sostanzialmente una tesi su tutte e cioè che l’adolescente fosse consenziente. 













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