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Airbnb, a Chiusa turismo cresciuto del 500% rispetto al 2019

Lo studio della società di affitti brevi. «Tra i cambiamenti avviati dalla pandemia c’è l’attenzione a un turismo più rurale e dei borghi»  spiega il country manager di Airbnb Italia Giacomo Trovato 



ROMA. Il turismo nel borgo di Chiusa è cresciuto del 500% rispetto al 2019: è quanto emerge da uno studio di Airbnb Italia, che ha confrontato i dati di Airbnb di inizio 2023 con lo stesso periodo del 2019, prima della pandemia, notando che le prenotazioni verso aree rurali e borghi sono cresciute a un tasso doppio rispetto a quelle verso le grandi città.   

 

«Tra i cambiamenti avviati dalla pandemia – spiega Giacomo Trovato, country manager di Airbnb Italia e sud est Europa durante un incontro di Ansa sul tema "Il turismo diffuso con Airbnb e il ruolo del patrimonio storico" – alcuni si sono consolidati, come la scoperta di luoghi meno battuti, con un turismo più rurale e dei borghi. Ci sono persino borghi che nel 2019 non erano neanche nel radar e avevano zero prenotazioni, come Bard, il comune più piccolo della Val d'Aosta, che invece nel 2023 comincia ad avere anche prenotazioni significative».



«La pandemia - spiega ancora Trovato - è stata un evento senza precedenti. I dati Airbnb, però, mostrano come già nel 2022 il turismo sia tornato a pieno regime, con un aumento del 20% delle notti prenotate rispetto al 2019». Sono poi rientrati alcuni fenomeni, come il blocco dei viaggi oltreconfine o la paura delle città affollate. «Le notti prenotate per viaggi all'estero nell'ultimo trimestre del 2022 sono cresciute del 49%, rispetto all'ultimo trimestre 2021 - dice - e quelle prenotate per soggiornare in città d'arte del 22%».













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