il fenomeno

Allarme bostrico nei boschi dell’Alto Adige

A tre anni da Vaia, sviluppo abnorme del coleottero: colpiti non solo gli alberi abbattuti ma anche quelli in piedi. La Provincia: rimuovere al più presto le piante schiantate



BOLZANO. E’ allarme bostrico nei boschi dell’Alto Adige a tre anni dalla tempesta Vaia che ha creato un habitat ideale per l’insetto endemico.

I forestali altoatesini valutano ogni dieci giorni le oltre 100 trappole installate nei boschi per monitorare lo sviluppo del bostrico.

A causa delle particolari condizioni meteorologiche che si sono verificate quest'anno il bostrico ha registrato uno sviluppo abnorme con effetti evidenti e problematici nelle foreste altoatesine.

Per valutare gli ulteriori sviluppi sarà comunque necessario attendere la prossima primavera. A questo proposito è fondamentale, secondo la Ripartizione foreste della Provincia di Bolzano, che gli alberi schiantati vengano rimossi al più presto dai boschi.

L'Ufficio per la pianificazione forestale raccomanda pertanto ai proprietari di foreste di valutare attentamente i costi ed i benefici quando si taglia un albero infestato dal bostrico. Le stazioni forestali sono a disposizione per ulteriori consulenze. 

"Dal momento che la maggior parte dei tronchi giacenti non erano più utilizzabili dal bostrico, il coleottero ha infestato anche gli alberi ancora in piedi", riferisce l'assessore all'agricoltura Arnold Schuler

Analogo allarme è arrivato nei giorni scorsi dal Trentino, dove la Provincia ha già destinato al taglio 135 mila metri cubi di alberi colpiti nel 2021.

Il bostrico tipografo, o bostrico dell'abete rosso (Ips typographus -Linnaeus, 1758) è un insetto dell'ordine dei coleotteri e della famiglia dei curculionidi ed è responsabile della morte degli alberi. Scavando dei passaggi sotto la corteccia è in grado di interrompere il flusso della linfa. Di norma vengono attaccati alberi abbattuti o abeti rossi indeboliti.













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