la tragedia

Alpinista muore sull'Ortles: precipitato per 600 metri

La vittima è un turista ceco di 66 anni. L’incidente questa mattina all'alba nei pressi del rifugio Payer



SOLDA.  Il sentiero perso alle prime luci dell'alba, un sasso che cede e una caduta nel vuoto di 600 metri. E' morto così questa mattina (6 luglio) sull'Ortles un alpinista della Repubblica Ceca di 66 anni.

La tragedia si è verificata ad appena una trentina di minuti di cammino dal rifugio Payer in un tratto piuttosto facile della via normale che porta sulla vetta a 3.905 metri.

Il turista e i suoi tre compagni di cordata, come fanno molti alpinisti diretti all'Ortles, per la notte hanno fatto tappa al rifugio Payer che si trova a 3.029 metri di quota. E' buona prassi nei giorni di maggior caldo alzarsi di buon'ora per essere già di ritorno quando, con il sole che si alza, cresce anche il rischio valanghe. I quattro amici alle 5 erano infatti già in cammino.

Il primo tratto della via normale è in leggera salita e non nasconde particolari insidie. Per questo motivo gli alpinisti non erano ancora legati con la corda. Il tracciato, come sempre in alta montagna, è segnato con strisce bianco-rosse sulla roccia. I cechi, forse a causa della poca luce del mattino, non hanno visto uno di questi segni e si sono persi sul pendio di rocce. Cosa è successo esattamente in quegli istanti sarà stabilito nelle prossime ore dalle forze dell'ordine, ma con ogni probabilità il 66enne ha appoggiato il piede su un sasso che ha ceduto e l'uomo è precipitato lungo il versante di Solda.

Il volo di quasi 600 metri non ha lasciato via di scampo al ceco che è morto sul colpo. Sono stati i compagni di cordata a lanciare l'allarme con il cellulare. A Bolzano si è messo in volo l'elicottero Pelikan 1, che aveva appena preso servizio, mentre a Solda si sono preparati gli uomini del soccorso alpino, coordinati da Olaf Reinstadler. Una squadra è stata portata in quota con l'elisoccorso. Sul posto è anche intervenuta la Guardia di finanza. Vista la situazione si è optato per il recupero del morto con il verricello. La salma è stata poi ricomposta presso la cappella mortuaria di Silandro, mentre i compagni di cordata sono stati accompagnati a valle.













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