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Alto Adige, addio ai “tamponcini” per accelerare su vaccini

Kompatscher: il Green Pass prevede test antigenici per adulti per poter partecipare agli eventi. I test nasali solo per i minori

IL GOVERNATORE. "In Alto Adige idee no vax radicate, è una battaglia culturale"

 



BOLZANO. La Provincia di Bolzano dice addio ai test nasali (i cosiddetti 'tamponcini') per gli adulti per accelerare sui vaccini e convincere gli scettici.

Come ha spiegato il governatore Arno Kompatscher, "purtroppo l'Alto Adige ormai è fanalino di coda per quanto riguarda le vaccinazioni".

Circa la metà della popolazione altoatesina infatti non è ancora vaccinata.

Le cause - ha spiegato il presidente della Provincia autonoma - sono in parte da attribuire al movimento no-vax, ma soprattutto a chi vuole semplicemente attendere.

"Se iniziamo ad vaccinare queste persone solo in autunno sarà troppo tardi e rischiamo di rivivere la situazione dell'anno scorso", ha aggiunto.

Per poter partecipare a feste campestri, accedere a piscine coperte, palestre, centri wellness e teatri e cinema (con oltre il 50% di posti occupati) servirà il Green-Pass europeo che infatti non prevede i tamponcini, molto diffusi e gratuiti finora in Alto Adige.

Resteranno validi solo per i giovani fino ai 18 anni, mentre gli adulti dovranno effettuare un test antigenico che sarà a pagamento. Cori, cappelle musicali, vigili del fuoco volontari - ha precisato il governatore - potranno invece esaurire le scorte di test nasali.

"Non possiamo costringere nessuno a vaccinarsi, ma neanche andare ad una festa campestre è obbligatorio. Con questi provvedimenti speriamo di vivere l'ultima estate con limitazioni del genere. A questo punto il vaccino diventa la scelta più semplice e responsabile", ha concluso Kompatscher. 













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Valeria Frangipane

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