caldo tropicale

Anziani (e non solo), come difendersi dall’afa: i consigli dell’Asl altoatesina

Bere, fare piccoli pasti leggeri, evitare attività fisica e la luce diretta. E attenzione ai segnali del proprio fisico



BOLZANO. L'ondata di caldo che ha caratterizzato anche quest'anno l'arrivo dell'estate, mette in crisi specialmente le persone anziane. Queste temperature "tropicali", anche molto superiori ai 30°, possono risultare pericolose, soprattutto per gli anziani. In questi casi, il primo contatto per eventuali domande ed informazioni è il medico di base, ma solitamente bastano alcuni accorgimenti per riuscire a superare indenni questo breve, ma infuocato periodo.

L'Azienda sanitaria dell’Alto Adige raccomanda di bere molto, preferibilmente acqua, fare pasti piccoli e mangiare cibi leggeri (ad es. frutta e verdura), facilitare la circolazione sollevando quando possibile le gambe, evitare il più possibile l'attività fisica, meglio anche evitare di trovarsi in mezzo alla folla nelle giornate calde, evitare la luce solare diretta, fare una "siesta" nelle ore più calde, effettuare degli impacchi o passare un getto d'acqua fredda sulle gambe, indossare vestiti leggeri e non aderenti, possibilmente di tessuto naturale.

Inoltre il consiglio è sempre di prestare molta attenzione ai segnali che il nostro corpo ci lancia: affaticamento, mal di testa, mancanza di concentrazione sono spesso segni di disidratazione.

Per mantenere delle temperature accettabili in casa, meglio arieggiare al mattino presto o la sera tardi, il resto del tempo tenere le finestre chiuse e oscurare con tende o persiane. Se si ha la possibilità di soggiornare in stanze con aria condizionata, utilizzare queste oasi di fresco nelle ore più calde della giornata. In alcuni casi le temperature molto alte possono anche provocare un collasso cardiocircolatorio e comportare alterazioni o peggioramenti nelle patologie preesistenti, dovesse succedere non esitate a contattare il proprio medico di base,













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