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Arrestato un 18enne di Caldaro: è accusato di rapine e furti

Il giovane da mesi prendeva di mira soprattutto ragazzi usando anche un coltello



BOLZANO. I  Carabinieri di Appiano hanno arrestato un diciottenne di Caldaro, ritenuto responsabile di rapine e furti commessi negli ultimi mesi nei due Comuni dell’Oltradige.

Il giovane, maggiorenne da meno di un anno, era già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma per aver commesso diversi reati (furti, percosse, minacce, rapine, estorsioni), anche da minorenne, per cui già era stato arrestato lo scorso luglio e poi scarcerato (per la giovane età) dopo una ventina di giorni in carcere.

Il ragazzo è ritenuto responsabile di tre rapine, due furti, una minaccia nonché di talking, perpetrati tra giugno e settembre di quest’anno, alcuni prima della precedente custodia cautelare e altri dopo la scarcerazione.

Gli episodi riguardano in particolare una rapina compiuta al Lago di Monticolo a giugno ai danni di due ragazzi minorenni che erano andati a farsi una nuotata. Questi avevano chiamato i carabinieri sul posto perché erano stati minacciati e avevano dovuto consegnare i pochi soldi che avevano. I militari avevano cercato il rapinatore intorno al lago ma invano. Poi, dalla descrizione dello stesso, erano arrivati al diciottenne caldarese.

E proprio nel suo comune, Caldaro, il18enne è stato ritenuto responsabile di due furti notturni in due esercizi commerciali. Approfittando del buio, dopo aver scassinato le porte di ingresso, il giovane aveva sottratto centinaia di euro (700 l’ammanco stimato) in contanti dalle casse dei negozi, e una bicicletta mountain bike.

Episodio di massima gravità contestatogli è quello che lo ha visto coinvolto in un’altra rapina, commessa all’inizio del mese di settembre con vittima di un giovane di Appiano. A quest’ultimo, avvicinato con una scusa, sono stati strappati di mano ottanta euro. Il rapinatore, poi, accortosi che la vittima aveva con sé una carta di pagamento, lo aveva costretto, brandeggiando un coltello, ad accedere a una cassa automatica per ritirare dei soldi da consegnargli. Fortunatamente la vittima non ricordava il pin.

Su un autobus del trasporto pubblico locale ha tentato un’altra rapina, in danno di un minorenne minacciato per avere soldi. Fortunatamente il giovane studente era a tasche vuote.

In diverse contestazioni di furti e rapine vengono contestate anche le aggravanti dell’uso di armi, dell’orario notturno e dell’aver commesso il fatto all’interno di mezzi di pubblico trasporto.

Una delle sue vittime è stata anche oggetto di atti persecutori poiché dopo che aveva presentato denuncia contro era stato avvicinato, insultato, minacciato, impaurito, provocandogli un perdurante stato di ansia e paura, costringendolo a modificare le proprie abitudini pur di sottrarsi alle angherie subite.

Le ripetute condotte violente hanno portato il Tribunale di Bolzano all’estrema decisione della custodia in carcere. 

Negli ultimi tempi i carabinieri di tutte le compagnie della provincia di Bolzano hanno denunciato diversi giovanissimi per reati contraddistinti da condotte violente. “Quantitativamente tali reati non incidono sulle statistiche ma destano comunque molta preoccupazione nei genitori e nei carabinieri perché sempre o quasi le vittime dei giovani sono a loro volta giovani se non giovanissimi - notano i carabinieri- i reati che sono stati recentemente riscontrati nascono da forme di prevaricazione nei confronti di altri ragazzi, una sorta di bullismo non confinato nelle scuole ma allargato a mezzi di trasporto, luoghi pubblici e di aggregazione giovanile. I carabinieri intendono fare la loro parte sia nella repressione di tali condotte criminali ma anche nella prevenzione, talché anche quest’anno scolastico è partito il progetto di educazione alla legalità secondo gli accordi tra il comando generale dell’Arma e il Ministero dell’istruzione”.













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