il caso

"Asilo bilingue stoppato a Merano, colpa della politica educativa obsoleta dell'Svp"

Il Team K attacca la Stella alpina: "Era stato chiarito che neanche una sezione di lingua tedesca sarebbe stata eliminata"



BOLZANO. La Svp ha posto il veto sulla proposta di un asilo bilingue a Merano come opzione aggiuntiva agli asili tedeschi e italiani, che aveva trovato un'ampia maggioranza nel Consiglio comunale. A segnalarlo è il Team K. "È stato detto chiaramente che il progetto pilota è un'opzione aggiuntiva e che neanche una sezione di asilo di lingua tedesca verrà eliminata. L'introduzione in Alto Adige di una scuola dell'infanzia bilingue, con un numero uguale di bambini di entrambe le lingue provinciali, è un passo importante verso la promozione del bilinguismo, della competenza interculturale e dell'uguaglianza", dichiara la consigliera comunale del Team K Sabine Kiem.

"La quotidianità dell'asilo non solo promuove le competenze linguistiche dei bambini, ma getta anche le basi per una società che sia sempre più comunità, basata sul rispetto e sulla comprensione reciproca. È giunto il momento di investire insieme nel futuro e di promuovere la diversità culturale dell'Alto Adige come punto di forza". "La politica educativa della Svp continua a cercare di impedire proprio quello che i genitori desiderano per i loro figli: un asilo bilingue", commenta il consigliere provinciale del Team K Alex Ploner.

"Questo porta poi ai problemi che si verificano più tardi nella scuola primaria, ma anche nei livelli scolastici successivi, dove i nostri figli si ritrovano con scarse competenze linguistiche, anche nella loro lingua madre. La responsabilità in questo caso deve essere chiaramente attribuita e va ricercata nella politica educativa obsoleta della Svp. Invece di impedire il passo verso il futuro che è stato fatto a Merano, l'Svp dovrebbe fare esattamente il contrario, per poi valutare con oggettività i risultati. La retorica della paura deve lasciare il posto alla consapevolezza - scientificamente fondata - che più lingue impariamo, più miglioriamo anche le nostre competenze nella nostra madrelingua. Le persone plurilingui sono mentalmente più flessibili, culturalmente più aperte e in generale meglio attrezzate per il mondo globalizzato".













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Emanuela De Crescenzo