INFLAZIONE

Auto, la rabbia dei clienti: attesa di oltre un anno per una macchina

Il Centro tutela consumatori utenti ha raccolto decine di segnalazioni. C’è chi è costretto a noleggiare un mezzo. „Tira“ l’usato



BOLZANO. Decine e decine di segnalazioni e clienti sempre più arrabbiati: dal 2021 ad oggi, infatti, le segnalazioni arrivate al Centro Tutela Consumatori Utenti si sono via via moltiplicate. Auto ordinate da oltre un anno che non arrivano o addirittura che non sono più neppure in produzione.

Concessionarie che comunicano posticipi di mese in mese e tanti consumatori sono rimasti a piedi a causa della vendita della propria auto usata in vista dell’arrivo di quella nuova o che hanno dovuto noleggiarne una. Secondo gli esperti del settore, il problema, iniziato con la pandemia, si è poi aggravato con la guerra in Ucraina e la difficoltà a reperire materie prime e soprattutto i microchip necessari alla produzione di auto. I tempi di attesa sono lunghi per quasi tutte le case costruttrici ma con alcune i tempi si allungano ancora di più.

Tra l’altro queste difficoltà sul comparto del nuovo di riflesso influiscono al rialzo anche sui prezzi dell’usato, che ovviamente è invece subito disponibile. Ma come tutelarsi? Ecco i consigli dei Consumatori. Se abbiamo intenzione di acquistare un’automobile nuova, il consiglio fondamentale è quello di prendersi il tempo di visionare le clausole contrattuali, spesso scritte in piccolo in seconda o terza pagina del contratto. Lo sappiamo bene che il venditore potrebbe spazientirsi, ma ricordiamoci sempre che finché non avremo apposto la nostra preziosa firma sugli spazi preposti, il nostro potere contrattuale rimarrà intatto. In particolare, ricordatevi che la data di consegna che viene inserita a mano sulla prima pagina del contratto è sempre indicativa e bisogna verificare, all’interno delle clausole, l’articolo relativo ai “Tempi di Consegna”.

Le concessionarie di norma si concedono anche fino a nove mesi di tempo prima di permettere all’acquirente, nelle modalità indicate (di norma invio raccomandata AR o Pec) di recedere dal contratto. In questo periodo non sarebbe male verificare se l’auto che cerchiamo non esista già in pronta consegna o a km0.

Se invece l’auto l’abbiamo già acquistata e entro la data concordata non è ancora arrivata, anche e soprattutto in questo caso, dobbiamo controllare nelle clausole contrattuali qual è il limite di tolleranza previsto e comunque, qualora non sia ancora trascorso, consigliamo di sollecitare comunque il venditore alla consegna dell’auto almeno con una email. Se invece anche il limite massimo previsto dal contratto è scaduto e vogliamo recedere, dobbiamo inviare una raccomandata AR o una Pec al venditore.

Se all’atto della sottoscrizione del contratto abbiamo versato un acconto, questo dovrà essere restituito, se invece avessimo versato un importo a titolo di caparra (controllare sul contratto), il venditore sarà tenuto a restituire il doppio della caparra.













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