lo studio

Barometro Ipl: lavoratori altoatesini penalizzati due volte

Stefan Perini:  “il tasso di inflazione al 4% da un lato intacca negativamente sul potere d'acquisto degli stipendi, dall'altro erode i risparmi di molte famiglie di lavoratori dipendenti”



BOLZANO. La pandemia ha cambiato le abitudini di risparmio dei lavoratori dipendenti altoatesini? E se sì, come? L'edizione invernale del Barometro IPL fornisce delle risposte a riguardo.

"Il tasso d'inflazione attuale pari al 4% penalizza i lavoratori altoatesini ben due volte", si dice preoccupato il direttore Ipl Stefan Perini.

"Da un lato intacca negativamente sul potere d'acquisto degli stipendi, dall'altro erode i risparmi di molte famiglie di lavoratori dipendenti."

A seguito della pandemia e per effetto del crollo dei consumi, il tasso di risparmio delle famiglie italiane è schizzato in alto.

I dati nazionali mostrano come a seguito della pandemia i depositi bancari degli italiani siano aumentati di 110 miliardi di euro.

La capacità di risparmio previste dai lavoratori dipendenti altoatesini presenta notevoli divergenze: il 17% dei rispondenti è convinto che, nei prossimi 12 mesi, riuscirà "sicura-mente" a risparmiare, il 41% risponde "probabilmente sì", il 13% è sicuro di non riuscirci e il 29% probabilmente non ci riuscirà.

"Da tutto questo emerge che il 42% dei dipendenti altoatesini sembra non essere fiducioso per quanto riguarda la capacità di risparmio della propria famiglia", puntualizzano gli esperti dell'IPL.

I risparmi aumentano, come testimonia la crescita di liquidità sui conti correnti, ma evidentemente tale crescita è disomogenea. 













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