salorno

Abuso edilizio a Pochi, arriva lo stop ai lavori 

Una lite tra vicini. C’è stato uno spostamento di terreno, è stato costruito un muro a secco ma anche un nuovo accesso alla strada. Il sindaco: «Ai proprietari adesso serve una sanatoria»


Massimiliano Bona


SALORNO. Con un’ordinanza il sindaco Roland Lazzeri ha disposto lo stop immediato ai lavori a Pochi di Salorno, dove era stato autorizzato un progetto per la realizzazione di una legnaia e di una copertura per il parcheggio di bici e moto.

Una cosa poco significativa, in apparenza, ma poi è stato spostato del materiale, è stato realizzato un muro a secco senza consenso ed è spuntata anche una nuova strada di accesso. Il tutto si inserisce in una lite tra vicini di casa che è già diventata una vertenza giudiziaria. «Le difformità rispetto al progetto ci sono - sottolinea il sindaco - e quindi era doveroso stoppare i lavori. Non si tratta, di sicuro, di un grave abuso edilizio ma quello che prima poteva essere corretto con una variante al progetto originario adesso dovrà essere rimesso a posto con una sanatoria e con il pagamento di una sanzione».

Le difformità urbanistiche rilevate a Pochi, in via Val Fonda.

La prima riguarda il terreno: «Le attuali quote di terreno non corrispondono all’ultimo stato dei lavori approvato (concessione edilizia n. 24/2020). Il terreno, senza autorizzazione scritta dei vicini e apposita delibera di giunta per la deroga delle distanze dai confini, non può essere modificato in modo sostanziale a una distanza minore di 5 metri dal confine. Il muro a secco, senza autorizzazione scritta del vicino e apposita delibera di giunta per la deroga delle distanze, è stato costruito verso l’angolo della proprietà del vicino e della strada pubblica e non può essere realizzato ad una distanza minore di 5 metri dal confine della proprietà».

Contestata, come detto, anche la realizzazione di un nuovo accesso alla strada comunale: «Con il riporto di terreno è stato creato anche un nuovo accesso alla strada comunale. Quest’ultimo deve essere approvato dalla giunta». Tra vicini, se i rapporti sono tesi come in questo caso, può dar fastidio anche che sotto la tettoia vengano tenuti i cavalli: «La tettoia non può in alcun modo essere usata come ricovero per i cavalli, dato che è stata autorizzata in parte come deposito di legname e in parte come parcheggio per bici e motoveicoli. La mangiatoia non può essere posizionata all’interno della gronda».

 













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