le proteste

Appiano-Bolzano in 75 minuti. "Serve subito il minimetro" 

Sono stati sufficienti un tamponamento tra quattro auto nella galleria di Castel Firmiano e un po’ di pioggia. Il vicesindaco Cleva: " Situazione ormai insostenibile per i pendolari"


Massimiliano Bona


APPIANO. «Da Appiano all’ospedale di Bolzano in 75 minuti per un tamponamento senza feriti in galleria e un po’ di pioggia: lo trovo davvero inaccettabile»: a parlare è il vicesindaco della maggiore cittadina dell’Oltradige Massimo Cleva che sottolinea come la situazione, per i pendolari, sia diventata ormai insostenibile. Anche a causa di alcune scelte strategiche (di medio-lungo periodo) sbagliate dalla Provincia.

Come conferma il funzionario dei vigili del fuoco Florian Schroffenegger l’incidente, in sé, non è stato nulla di particolare: «Si sono tamponate sulla Mebo, nella galleria di Castel Firmiano, sulla corsia di sorpasso un’Audi, una Punto, una Mazda e una Bmw. Una corsia è sempre rimasta aperta e non ci sono stati feriti. Chi era in coda sulla superstrada è uscito in via Resia e la situazione è diventata caotica anche a Bolzano».

Vicesindaco Cleva, non è la prima volta che i pendolari dell’Oltradige pagano dazio...

Questa, purtroppo, è una storia che si ripete da anni e con risultati, se possibile, sempre peggiori. Io, questa volta, dovevo andare in ospedale e non in stazione, ad esempio, altrimenti i 75 minuti di ieri sarebbero diventati 100. Ciò che mi dà fastidio, peraltro, è che Appiano e Caldaro dicono da anni alla Provincia che così non si può andare avanti. E adesso non siamo al culmine della stagione turistica, altrimenti il caos sarebbe stato - se possibile - ancora maggiore.

A cosa si riferisce all’inadeguatezza del Metrobus?

Il metrobus, in sè, funziona abbastanza bene e la Provincia per mettere in piedi il servizio ha speso decine di milioni di euro, copiando il progetto di Nantes se ricordo bene. Si tratta però solamente di un palliativo, di qualche autobus in più che non aiuta certamente a risolvere il problema nei giorni più critici del traffico.

Appiano e Caldaro avrebbero voluto il Minimetro. La Provincia, invece, ha lasciato cadere la proposta che avrebbe contribuito a ridurre anche le emissioni. Questa scelta si sta rivelando miope?

Assolutamente e a dirlo sono i fatti, non certo le speculazioni. Il minimetro sarebbe stato l’ideale per rispondere alle esigenze di molti pendolari.

E non era nemmeno necessario farlo arrivare oltre via Druso. Concorda?

Appunto. Bastava, al limite, arrivare a Ponte Adige dove c’era spazio a sufficienza per realizzare un parcheggio adeguato. A misura di pendolari. Senza i soldi spesi per il Metrobus, all’epoca, sarebbe stata finanziata una buona fetta di Minimetro. Oggi, ovviamente, i costi sono esplosi. Noi ci siamo esposti nel 2010 ma è rimasto tutto lettera morta...

Per non parlare dello svincolo Mebo con uscita ad Appiano...

Anche qui ci sono stati errori grossolani di progettazione delle uscite che sono costati anche alcuni morti e molti feriti. E qui la scelta, assurda dal mio punto di vista, è stata fatta per tutelare una categoria.

I contadini, da sempre contrari agli espropri...

Forse è ora di tornare a farsi sentire. Certe scelte possono rivelarsi pericolose anche in termini di sicurezza.

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