Appiano, grande successo per il "Guardaroba solidale"
Il Comune ha confermato il progetto con un contratto di comodato d’uso per i locali di piazza Stazione, sostenendo l’iniziativa della parrocchia di San Michele. Negli ultimi cinque anni centinaia di capi sono stati raccolti e distribuiti a chi non può permetterseli. Una pratica di solidarietà discreta che diventa modello per altre comunità
APPIANO. In italiano è il "Guardaroba solidale" e in tedesco è la "Kleiderstube" promossa dalla parrocchia di San Michele di Appiano nei locali messi a disposizione dal Comune presso l'edificio in piazza Stazione a San Michele.
Si trova in una posizione piuttosto defilata e per chi ha bisogno non è un problema entrare, scegliere ciò di cui ha bisogno e uscire lontano da sguardi indiscreti.
In una cittadina tra le più ricche della provincia, che vive principalmente di turismo, buona cucina e viticoltura, non avere abiti presentabili può rappresentare un problema e un ostacolo nelle relazioni sociali.
Ecco allora che il "Guardaroba solidale" negli ultimi cinque anni è venuto in aiuto di molti. E questa è la ragione che ha spinto il Comune a proseguire con il progetto – che dura ormai da diversi anni – e a rinnovare la convenzione con la firma di un contratto di comodato d'uso, per la soddisfazione dei numerosi volontari del gruppo ma soprattutto dei destinatari di questi aiuti.
«Negli ultimi cinque anni – spiega la giunta guidata dal sindaco Lorenz Ebner – il gruppo ha raccolto numerosi capi di abbigliamento e articoli simili, distribuendoli a persone bisognose e questa attività dovrebbe essere continuata nell'interesse pubblico anche in futuro».
Naturalmente trattandosi di locali pubblici si è deciso di richiedere un canone di locazione quantomeno simbolico, che in questo caso è di 290 euro l'anno.
Una best practice, quella del gruppo parrocchiale, che andrebbe presa ad esempio anche in altre realtà limitrofe dove c'è sempre chi fatica ad arrivare alla fine del mese. Ma può essere aiutato dalla comunità senza doversi vergognare.