Coltivazione bio di fragole: nuove strade
Vadena. L’agricoltura sostenibile agisce nel rispetto delle risorse naturali, dell’agricoltore, del consumatore e della società nel suo insieme. I gruppi di lavoro "Piccoli Frutti e Drupacee",...
Vadena. L’agricoltura sostenibile agisce nel rispetto delle risorse naturali, dell’agricoltore, del consumatore e della società nel suo insieme. I gruppi di lavoro "Piccoli Frutti e Drupacee", "Agricoltura Biologica" e "Colture Arative e Piante Aromatiche" del Centro di Sperimentazione Laimburg hanno sviluppato tre approcci alla coltivazione biologica di fragole: la coltivazione di varietà di fragole resistenti alle malattie, l’ applicazione di colture miste e lo sviluppo di soluzioni sostenibili contro lo stress biotico e abiotico.
Nel campo sperimentale a Martello, i ricercatori hanno valutato oltre 50 varietà di fragole per la loro suscettibilità alla malattia fungina dell’oidio. Nel processo, sono state identificate alcune varietà che sono meno suscettibili o addirittura tolleranti.
La coltura mista è la coltivazione simultanea di diverse specie di piante nello stesso campo. Si possono ottenere benefici per tutte le specie coinvolte, come una maggiore crescita vegetativa, che a sua volta porta ad un aumento della produzione. «I nostri risultati del primo anno di prova mostrano che la fragola rende di più in coltura mista insieme a menta piperita», ha spiegato Sebastian Soppelsa del gruppo di lavoro Piccoli Frutti e Drupacee. Ciò significa quindi che l’uso della cultura mista potrebbe non solo proteggere le piante di fragola dai parassiti, ma anche offrire ai coltivatori nuove opportunità di reddito e quindi portare a una riqualificazione dell'intero territorio.
Se una pianta è stressata da fattori esterni, biotici o abiotici, si parla di "stress vegetativo", che può influenzare il metabolismo e lo sviluppo della pianta. Per contrastarlo, possono essere impiegate sostanze di origine naturale come biostimolanti, induttori di resistenza o biopesticidi. «I nostri esperimenti hanno dimostrato che i biostimolanti hanno effettivamente un effetto di stimolazione della crescita sulle piantine di fragola. Inoltre, abbiamo osservato una buona efficacia contro l’oidio dopo l’applicazione preventiva e curativa con induttori di resistenza (ad esempio chitosano) o biopesticidi (ad esempio oli essenziali)», afferma Soppelsa.
©RIPRODUZIONE RISERVATA