Con “Mi per ti” gli aiuti a Egna arrivano dai teenager 

Le iniziative dal basso. Associazioni e privati cittadini si stanno dando molto da fare Braito (Point): «Ragazzi volenterosi. Alessio è un operatore di 19 anni, Sara una socia di 17»


Massimiliano Bona


Egna. Gli aiuti, a puro titolo di volontariato, a Egna hanno anche la faccia dei ragazzi: è il caso dei teenager del centro giovanile Point che anche questa settimana sono riusciti a fare felici diverse famiglie in affanno per l’emergenza Covid con la consegna a domicilio di beni di prima necessità. «Siamo in prima linea - spiega Michele Braito - con l’iniziativa “Mi per ti” che ha avuto un notevole riscontro, in termini di partecipazione, anche a Salorno, Vadena e Bronzolo». E sempre in rete arrivano i ringraziamenti di chi ne ha beneficiato. È il caso di Elena Carlin che venerdì ha fatto un post su Facebook per ringraziare i suoi “angeli”: «Grazie infinite ai collaboratori del Point..ad Alessio per la simpatia e la voglia di fare. Un grande aiuto...».

Un’operatore e una giovane socia.

Lo scorso fine settimana, venerdì per la precisione, gli aiuti sono stati consegnati da un operatore (giovanissimo) e da una socia.

«Alessio - continua Braito - ha 19 anni mentre Sara ne ha 17 e sono andati a fare le consegne in coppia. Al loro arrivo donano, oltre alla merce, anche un sorriso e vengono regolarmente ricambiati, segno evidente che il servizio è apprezzato».

Solamente a Egna sono coinvolti, tra soci e operatori, almeno una decina di persone.

«Gli operatori - prosegue Braito - si occupano della parte organizzativa e i ragazzi, assieme agli operatori, delle consegne vere e proprie».

Non solo cibo.

Tra i servizi più apprezzati, non solamente dalle persone anziane ma anche da quelle in quarantena, anche la consegna dei medicinali e l’uscita dei cani per i bisogni quotidiani.

«Anche quest’ultimo - conclude Braito - è un servizio decisamente richiesto soprattutto da chi non dispone di un maso o di un’abitazione con una strada consorziale o un giardino nei paraggi. Le limitazioni, durante la quarantena, sono molte e non ci attiviamo per rendere questo periodo meno complicato possibile».

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