rifiuti

Egna, giro di vite del Comune: al centro di riciclaggio solo con la tessera sanitaria

L’amministrazione vuole impedire conferimenti di rifiuti da altri Comuni. Il vicesindaco Nones: «Possiamo ridurli fino al 30%»


Massimiliano Bona


EGNA. È scattato l’annunciato «giro di vite» al centro di riciclaggio di Egna. D’ora in poi, infatti, si entrerà infatti solamente con la tessera sanitaria in modo tale da evitare conferimenti da residenti in altri Comuni, che nel recente passato avevano provocato non di rado anche lunghe attese all’ingresso, per la comprensibile stizza dei residenti.

Il vicesindaco Giorgio Nones che ha fortemente voluto questa misura è convinto di riuscire a ridurre in tal modo i conferimenti di almeno il 30 per cento.

I primi giorni con le nuove regole hanno consentito di smascherare anche qualche “forestiero”, che contava di smaltire plastica e vetro lontano dal suo Comune di provenienza. «Siamo complessivamente contenti - commenta Nones - del nuovo sistema introdotto al centro di riciclaggio. Abbiamo cittadini responsabili e ci sono state poche lamentele. C’è stato qualche furbetto proveniente da altri Comuni, è vero, ma tutto è filato liscio. Grazie ai dipendenti comunali che si sono prestati ai controlli di rito alla sbarra, fornendo tutte le informazioni del caso».

C’è chi, tra i residenti, pur essendo soddisfatto in linea generale chiede qualche piccolo miglioramento. Il problema, infatti, è che la tessera viene richiesta due volte e non una volta solamente. «Solo un’osservazione - commenta Marco Pozzi - la sbarra in uscita dovrebbe aprirsi in automatico appena sente l’avvicinarsi di una vettura. Leggere una seconda volta la tessera a cosa serve?». In effetti il ragionamento non fa una piega e il vicesindaco Nones ha già spiegato che il Comune ci sta lavorando in modo tale da riuscire a ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Sulle quantità si potrà tirare una prima somma solamente alla fine dell’anno.













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