Egna, Petra vive da quasi 30 anni tra i giornali

Egna. Da quasi trent’anni Petra vive in mezzo a giornali, riviste, tabacchi, ma anche fra qualche dolciume, gratta e vinci e cartoleria. E’ in azione dalle 7 del mattino alle 18 con una pausa pranzo...



Egna. Da quasi trent’anni Petra vive in mezzo a giornali, riviste, tabacchi, ma anche fra qualche dolciume, gratta e vinci e cartoleria. E’ in azione dalle 7 del mattino alle 18 con una pausa pranzo di 3 ore e mezzo, dal lunedì al sabato. E le ferie? «Sì – ci dice la titolare della Tabaccheria Petra, all’inizio di via Portici ad Egna – ogni tanto mi riposo grazie all’aiuto di mio papà Hermann e una commessa». Petra Unterhauser aveva rilevato il negozio da Erwin Bazzanella, storico edicolante della borgata della Bassa Atesina. «All’inizio – ci dice la signora Petra – si lavorava di più e meglio, nonostante in paese operasse anche la rivendita di cartoleria e giornali Casal, dall’altra parte della strada e di Scollo, poco più in basso, sempre sotto i Portici. Poi, una decina d’anni fa, è aumentata la concorrenza, con un competitor importante a fianco della nostra edicola, e molte cose sono cambiate. Altra concorrenza è arrivata dall’apertura di rivendite, come la nostra, quasi in ogni centro della Bassa Atesina. Pensi che agli inizi avevamo clienti che arrivavano da Termeno, da Ora, perfino da Caldaro e da Appiano. Ma, vorrei precisare – ci dice ancora Petra – non mi posso lamentare. Abbiamo il nostro giro d’affari che ci soddisfa, abbiamo tanti nostri clienti affezionati che vorrei ringraziare molto. Andiamo avanti così anche nel pieno di questa emergenza del coronavirus». Ad Egna il gruppo italiano rappresenta il 40% della popolazione. «I miei clienti – ci dice ancora la titolare della tabaccheria – sono di lingua italiana e tedesca e le vendite di Alto Adige e di Dolomiten si equivalgono; ma c’è anche una buona richiesta da parte di lettori del Südtiroler Tageszeitung. Per quanto riguarda i quotidiani a tiratura nazionale vanno per la maggiore Corriere della Sera, Repubblica e Gazzetta dello Sport». In questo periodo di emergenza sanitaria Petra ha un pensiero anche per i giornalisti. «Dobbiamo ringraziarli per il lavoro che stanno svolgendo. E mi auguro che continui a prevalere la vendita dei giornali nel formato cartaceo». B.T.

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