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Egna, via libera alla piscina coperta (con spa) da 16 milioni

Sorgerà in zona Lido. Un’Ati ha presentato in Comune una «Ppp»: maxirata iniziale da 8,5 milioni e contributo provinciale di 7,3. Hanno aderito tutti i 18 Comuni che verseranno 163 mila euro per 20 anni


Massimiliano Bona


EGNA. La Bassa Atesina avrà presto la sua piscina coperta comprensoriale - con zona wellness - da 16 milioni di euro. Una notizia attesa dai residenti da oltre 20 anni, dopo che era (clamorosamente) tramontata l’ipotesi Caldaro. Sarà realizzata a Egna con un «Ppp» (partenariato pubblico privato) grazie al sostanzioso contributo provinciale e alla partecipazione finanziaria di 18 Comuni che mercoledì hanno dato il via libera formale dopo aver già adottato le necessarie delibera di spesa.

Il primo passo l’ha già fatto un’Ati molto attiva nel settore - ha appena ultimato un impianto analogo ad Abbiategrasso, in Lombardia - di cui fanno parte anche aziende locali. Nell’elenco figurano Coop.edile Appennino, Zöggeller Bau di Termeno, Enpower Srl, A&T Europe Spa, Partecipazioni & Gestioni Srl, Iccrea Bancaimpresa spa e Cassa Centrale Raiffeisen. Il Comune ha un mese per valutare la proposta e poi - se tutto filerà liscio - sarà indetta una gara d’appalto. Se dovesse vincere un’altra Ati dovrà pagare le spese progettuali al primo proponente. La «Partecipazioni & Gestioni Srl», che si occuperà delle piscine, ha sede a Castiglione delle Stiviere (Mantova), e si affida a «Myrtha Pools». «Dal 1961 abbiamo accumulato un know-how unico nel settore: progettiamo e realizziamo non solo piscine pubbliche e da gara, ma anche piscine per hotel, camping, palestre oltre a piscine fisioterapiche, centri termali, parchi acquatici e soluzioni per navi da crociera».

Già definita la ripartizione dei finanziamenti. È prevista una maxi rata iniziale di 8,5 milioni con un contributo della Provincia di 7,3 milioni. Poi dovrà essere versata, per 20 anni, una rata di 480 mila euro, di cui 300 mila a carico di Egna e 163 mila a carico degli altri Comuni del Comprensorio: Ora 18.495, Cortina 3.265, Magré 6.450, Termeno 16.915, Cortaccia 11.130, Bronzolo 13.995, Salorno 18.965, Vadena 5.075, Laives 17.780, Trodena 5.135, Caldaro 8.004, Aldino 8.320, Appiano 14.900, Anterivo 1.980 e Terlano 4.359 euro. Al termine dei 20 anni, infine, è prevista una rata conclusiva di 1.607.474 euro. L’Ati verserà un canone annuo di affitto di 18 mila euro e poi gestirà l’impianto (e sopporterà i rischi economici relativi) per 20 anni.

La «sala vasche» ha una superficie complessiva di 1.200 metri quadrati che comprende, nel dettaglio: una piscina grande da 25 metri per 12,5 metri (sei corsie) con una profondità di un metro e mezzo per nuotare, una seconda piscina 12 metri per 6 metri con una profondità di 1,21 metri per l’apprendimento e una terza piscina di 12 metri per 6 metri con una profondità di 20 centimetri (per i bimbi piccoli) dedicata allo «Splash Pad» e 2 scivoli.

L’edificio per «Spa & Area relax» avrà una superficie complessiva di 200 metri quadrati e sarà dotata di una vasca relax (6 metri per 4 metri con una profondità di 1,21 metri), di una sauna, del bagno turco ma anche dei percorsi Kneipp e di un’area relax esterna. Una scelta, dunque, tutto sommato misurata e improntata alla prudenza, visto il particolare momento legato ai costi dell’energia.

La sindaca di Egna Karin Jost e il suo predecessore Horst Pichler, che hanno seguito il progetto passo per passo in questi anni, ringraziano «tutti i sindaci del Comprensorio per il sostegno», e sottolineano come per la prima volta in Alto Adige «così tanti comuni partecipino all’investimento di una struttura sovracomunale». L’appalto potrebbe essere assegnato entro il 2023. «Il ristorante sarà collegato a quello del palaghiaccio, di cui sarà possibile sfruttare l’energia». Per il vicesindaco Giorgio Nones «la struttura è una priorità dal punto di vista sociale e sanitario. Buona la strada scelta per il finanziamento per un progetto fortemente voluto da tutta la comunità».

 













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