Rincari

Energia, bolletta raddoppiata per il municipio di Appiano 

Il Comune si è visto costretto a mettere mano all’avanzo di amministrazione per trovare altri 500mila euro. Il vicesindaco Massimo Cleva: «La spesa per il gas è raddoppiata, quella dell’energia elettrica é aumentata del 70%»



APPIANO. Hai voglia a lamentarti e imprecare contro la bolletta che a fatica rimane integra fra le mani mentre la si legge scoprendo che il conto del gas o della luce è scoppiato verso l’alto. Per placare il nervosismo, infatti, si può sempre pensare a chi sta messo peggio, a chi si è visto costretto a recuperare in tutta fretta (si fa per dire) oltre mezzo milione per fare fronte al caro bollette. È il caso del Comune di Appiano, che nei giorni scorsi ha dato corso al prelevamento dal proprio fondo energia di 550mila euro per fronteggiare gli aumenti del costo di gas ed energia elettrica.

In realtà, c’è ben poco per cui potersi consolare, visto che i soldi che ha dovuto spendere in più il Comune di Appiano sono soldi pubblici, della collettività, quindi di tutti, e che comunque le famiglie non stanno messe certamente meglio rispetto alle municipalità.

La situazione economica, che è definibile difficile solo in un eccesso di ottimismo, non risparmia nessuno, neppure gli enti pubblici. Colpa dei rincari subiti dal comparto energetico in questo biennio terribile falcidiato prima dalla pandemia e adesso dalla guerra in Ucraina, con tutto quello che ne sta conseguendo.

Appiano (ma vale lo stesso discorso per tutte le municipalità, chi più, chi meno) ha dovuto fronteggiare un esorbitante aumento dei costi. Pari, appunto, a oltre mezzo milione di euro in più. «Questi 550mila euro li abbiamo dovuti prendere dall’avanzo di amministrazione», commenta il vicesindaco Massimo Cleva, spiegando che un bilancio comunale è composto di più parti, una vincolata, un’altra libera e utilizzabile per gli investimenti («Lo faremo nel mese di giugno», sottolinea) e un’altra derivante dall’avanzo di amministrazione.

«Il prelevamento dei soldi si è reso necessario per fare fronte all’aumento del costo dell’energia, sia gas che corrente elettrica, per tutti gli impianti comunali - sottolinea il vicesindaco -. L’aumento del gas, ovvero del riscaldamento degli immobili, è stato di circa il doppio mentre per la luce lo si valuta intorno al 60-70 per cento in più. Tutti i capitoli di gestione dei vari impianti, dalle scuole alle palestre agli uffici, che erano stati tarati, nella predisposizione del bilancio di previsione, sulla base dei consumi e dei costi dell’anno precedente, ovvero del 2020, hanno registrato gli aumenti nell’ordine di cui dicevo prima che hanno portato a recuperare i soldi che servivano dall’avanzo».

I rincari sono riferiti alle bollette del 2021 e dei primi mesi del 2022. La speranza è che la situazione possa tornare quanto prima alla normalità. «Il confronto che pesa è quello fra l’inverno 2021 e l’inverno 2020, con un aumento impressionante che si è palesato nelle fatture che sono arrivate in municipio», prosegue Cleva. Non è prevista invece alcuna misura di “austerity” energetica in estate: «In municipio non abbiamo l’impianto di climatizzazione, le scuole sono chiuse, le palestre poco usate, ma il problema non si pone tanto in estate, quanto in inverno. Ma se parliamo di costi aumentati vale lo stesso discorso per i materiali per le costruzioni: l’aumento dei costi delle materie prime ci ha già costretti a rivedere diverse delle nostre opere pubbliche». GL.M.













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