Magré

Ferrata Favogna, dopo 50 anni i lavori di messa in sicurezza 

L’Alpenverein si prepara alla revisione del tracciato anche sulla scorta delle nuove disposizioni europee.La spesa è di 55mila euro


BRUNO TONIDANDEL


MAGRE'. Sono in corso da pochi giorni, da parte di volontari della sezione di Cortaccia e Magré dell’Alpenverein, i lavori di preparazione per il “rinnovo” della via ferrata di Favogna.

Il percorso attrezzato consente di raggiungere l’altopiano della frazione montana di Magré in poco più di 2 ore di scalata e in tutta sicurezza perché dotato, nei punti più esposti ed impegnativi, di corde fisse e scale in acciaio. Sono però trascorsi quasi 50 anni dall’apertura della via e quindi è ora necessario rivedere tutto il percorso sulla base anche delle disposizioni europee entrate in vigore nel 2018 a garanzia dell’incolumità degli appassionati di montagna.

I lavori, del costo di 55 mila euro, sono a carico dell’Alpenverein che però ha fiducia di disporre di contributi ed aiuti da parte dei Comuni interessati – oltre Magré e Cortaccia, anche Cortina, Termeno, Salorno ed Egna – e da enti ed aziende della zona e dovranno essere eseguiti da una guida alpina, in questo caso Guenther Ausserhofer della Valle Aurina con la supervisione di un ingegnere. Nella spesa è compreso anche il noleggio di un elicottero per il trasporto in parete di 500 metri di corda in acciaio. Giorni fa ha eseguito un sopralluogo sul percorso attrezzato anche un geologo dell’Ufficio di Geologia e Prove materiali della Provincia.

I lavori inizieranno nel mese di maggio. Per ora la ferrata è naturalmente impraticabile e lo sarà fino alla fine di giugno, quando si pensa che i lavori potranno essere conclusi. Per ora, per scoraggiare qualche appassionato che volesse ugualmente cimentarsi in questo periodo, i volontari dell’Alpenverein hanno staccato un tratto di corda fissa dal primo camino, forse il passaggio più impegnativo dell’intera salita.


 

















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