Frutta e verdura siciliane per tutti gli asili di Salorno 

La scelta. «La Coop. La Zagara ha la filiera corta, dal campo al negozio», assicura Cortella In passato erano stati scelti spesso i supermercati «che non di rado si rifornivano all’estero»


Massimiliano Bona


Salorno. La frutta e la verdura che mangiano alla scuola per l’indanzia i bimbi italiani e tedeschi di Salorno viene integralmente dalla Sicilia.

Il Comune, unico in provincia ad aderire alla rete Cittaslow, ha puntato sulla filiera corta ed ha scelto una cooperativa agricola in provincia di Siracusa al posto dei supermercati esistenti sulla piazza che non di rado acquistano i prodotti all’estero.

La fornitura che ha spuntato la Cooperativa Agricola La Zagara con sede legale a Francofonte (ma con un punto vendita al dettaglio a Salorno) riguarda il periodo compreso dal primo gennaio 2019 al 31 dicembre 2020 ed è stata recentemente ampliata fino ad arrivare a 34 mila euro con piena soddisfazione delle dietiste della scuola materna ma soprattutto dei genitori dei bimbi.

Interessante la lettura che ne dà il vicesindaco di Salorno Ivan Cortella, anch’egli agricoltore. «Non esistono produttori locali per i tanti prodotti che usano gli asili. Penso ad esempio a verze, finocchi, insalata e tanto altro e parliamo, spesso, di quantità decisamente rilevanti. Ci sono, infatti, solo dei piccoli produttori ma non hanno abbastanza merce. Le alternative, per l’amministrazione, per i precedenti anni scolastici erano supermercati o coop con prodotti spesso provenienti dall’estero. I siciliani hanno ottimi prodotti e hanno la filiera corta, dal campo al negozio. E ciò consente loro di aggiudicarsi forniture importanti, come quelle degli asili, a prezzi più che competitivi».

Un ulteriore vantaggio - precisa il sindaco della cittadina della Bassa Atsina Roland Lazzeri - «è che si tratta, sempre, di prodotti di stagione con vantaggi non da poco per la corretta alimentazione dei nostri bambini».

La filosofia.

Questa scelta è in piena sintonia con l’adesione a Cittaslow. Il Movimento è nato nel 1999 dall’intuizione di Paolo Saturnini, allora Sindaco di Greve in Chianti, fatta propria dai sindaci di Bra Francesco Guida, di Orvieto Stefano Cimicchi e di Positano Domenico Marrone, e accolta da Carlin Petrini, presidente di Slow Food.L’obiettivo era ed è quello di allargare la filosofia di Slow Food alle comunità locali e al governo delle città, applicando i concetti dell’ecogastronomia alla pratica del vivere quotidiano. «L’uomo è ancora protagonista del lento, benefico succedersi delle stagioni. Siamo rispettosi della salute dei cittadini, della genuinità dei prodotti e della buona cucina». Anche negli asili.

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