ORA. Le api sono importanti! Ma dirlo così non basta, soprattutto se il messaggio deve arrivare, in primis, all’esigente pubblico dei più piccoli, com’è stato per la festa delle api, sabato scorso, nella piazza di Ora. Una sessantina fra bambini e bambine  che, accompagnati dai genitori e muniti di fogli di carta e di tanti colori, hanno passato una mattinata disegnando e colorando su questo tema. Perché si sa che i cambiamenti climatici e ambientali stanno portando all’estinzione di alcune specie viventi, fra le quali rientrano anche le api.

Non è mancata la guida di alcuni apicoltori esperti, come Franzelin Karl, responsabile del gruppo apicoltori di Montagna, che ha saputo intrattenere il pubblico portando alcune delle arnie con cui lavora e spiegando, in modo chiaro e anche divertente, come vivono e operano le api nel proprio mondo. Una realtà che nell’immaginario più frequente si sa essere fatta di cera e miele prodotti da un insetto che si sposta da un fiore  all’altro. Ma nella realtà è una storia molto più complicata, come confermato anche dai diversi apicoltori intervenuti portando i propri prodotti e facendoli assaggiare.

«Vista l’ottima affluenza e l’interesse che ha suscitato l’evento, si sono raccolti spunti e idee per l’edizione del prossimo anno, che ci vedrà riproporre l’evento» commenta il vicesindaco Stefano Sgarbossa, che presiede la commissione ambiente (organizzatrice dell’evento), sostenuto da Gerlinde Kofler, Miriam Gloggl, Elisabeth Simonini e Natalia Lazo.

Insomma tutto è andato come previsto, con l’entusiasmo e la curiosità dei bambini e la soddisfazione delle famiglie. Dunque, buona la prima che fa ben sperare per il futuro; quando si dice d’aver raccolto spunti e idee, «il riferimento è al fatto di organizzarlo meglio – assurge Sgarbossa - quindi con più attrazioni per i bambini, ad esempio». D.B.