Magré

L’urologo Gozzi fa il pienone: «Caffé e bianchi? Bevetene Pochi»

Christian Gozzi ha risposto a numerosi dubbi: «Caffè e vino sono veleni per la vescica. Bisogna anche evitare il fumo»


Bruno Tonidandel


MAGRE'. La vera prevenzione per contrastare le malattie urologiche è condurre uno stile di vita sano con una particolare attenzione all’alimentazione, preferire il movimento alla poltrona, non eccedere con i caffè e con il vino bianco, “veleni per la vescica”, non fumare.

È questo il sunto di oltre due ore di conferenza con il dottor Christian Gozzi che ha parlato appunto sulle malattie urologiche. La serata, che si è svolta nella sala del Centro culturale “Karl Anrather” di Magré su iniziativa delle sezioni locali del Kvw e Acli, ha riscosso un buon successo di pubblico con grande disponibilità del sanitario che ha risposto pazientemente anche a molti quesiti proposti dai presenti in sala, fra cui anche il sindaco di Magré Andreas Bonell con l’assessore Matteo Degasperi e il vice sindaco di Cortina Lucia Baldo.

L’ereditarietà.

È stata una serata particolarmente interessante anche perché l’urologo, che ha lavorato in ospedali e cliniche altoatesine ma anche in principali centri sanitari in Europa e nel mondo e attualmente è libero professionista alla “City Clinic” di Bolzano, è riuscito a tracciare una tabella di servizio: per stare bene, cosa si deve fare e cosa non si deve fare. Erano molti in sala che, per esempio, avevano perso famigliari, parenti, amici, per il tumore alla prostata. E a questo proposito il dottor Gozzi è stato categorico.

«L’ereditarietà è un elemento basilare di questa patologia – ha detto – in caso di congiunti affetti da questo male, i figli già all’età di 35 anni devono ricorrere ad un esame del sangue per conoscere il valore del Psa, considerato un campanello d’allarme e ad una visita da un urologo». Ha anche detto che l’80 per cento dei soggetti colpiti da tumore alla prostata presentano un Psa elevato. Secondo il relatore, i problemi all’apparto urinario (prostata infiammata, incontinenza, disfunzione erettile, impotenza) iniziano generalmente con il compimento dei 70 anni. Sempre in tema di tumore alla prostata, il dottor Gozzi ha rivelato che un tempo si procedeva subito all’intervento chirurgico; ora – ha detto – si valuta bene la situazione considerando soprattutto l’età del paziente e in moltissimi casi non si usa più il bisturi.

Lo stile di vita.

Ma il medico ha rimarcato più volte che la medicina più efficace contro le malattie urologiche è lo stile di vita sano, incominciando a non cenare tardi, a mangiare lentamente e a masticare bene il cibo, a bere lontano dai pasti, assumere acqua preferibilmente al mattino, a utilizzare alimenti non raffinati, a non esagerare con gli insaccati e a controllare il peso corporeo. E poi importantissimo è il movimento. «Sì – ha detto – anche la bici fa bene, senza troppo esagerare, perché moltissimi corridori professionisti soffrono da patologie all’apparato genitale per le molte ore sul sellino. Ma per loro il ciclismo è una professione».













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