Economia

La Röchling: «Perso quasi un milione in un mese»

Parla l’amministratore delegato Edoardo Dotta: «Il fatturato di aprile è sceso poco al di sopra dei 10 milioni. Per ora niente cassa integrazione». Le materie prime e i costi dell’energia incidono in maniera pesante. «I fornitori fissano i prezzi mese per mese e non sono trattabili»


Massimiliano Bona


LAIVES. Edoardo Dotta, amministratore delegato della Röchling, che a Laives conta poco più di novecento addetti ammette che il momento per le aziende - non solo nel settore automobilistico - è critico. Solamente ad aprile la fabbrica della Bassa Atesina ha accusato una perdita di fatturato di poco inferiore al milione di euro rispetto allo stesso periodo del 2021.

Dottor Dotta, partiamo dalle note liete. Röchling ha chiuso il mese di marzo con dati più che soddisfacenti. È corretto?

Sì, siamo andati meglio anche rispetto a gennaio e febbraio. Complessivamente è stato davvero un buon mese.

Ad aprile diverse fabbriche automobilistiche hanno chiuso a corrente alternata e anche Röchling ne ha risentito. Su che cifre si attesta il fatturato del mese?

Riteniamo di chiudere poco al di sopra dei 10 milioni di euro, con una perdita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno di circa 800 mila euro. Un macrodato sicuramente significativo sul quale pesano diverse variabili.

Si riferisce al costo delle materie prime?

Quello è un problema che riguarda non solo noi ma quasi tutte le imprese. Nel nostro caso potrei parlare del legno, degli imballaggi ma anche degli stampi. Ci sono articoli in cui prezzo è lievitato del 60 per cento. Un’enormità.

Un tempo, se non altro, i prezzi delle materie prime erano fissati di trimestre in trimestre. Non è più così?

Oggi i fornitori stabiliscono dei prezzi di mese in mese. E chi non è d’accordo è costretto a rinunciare all’intera fornitura. Di fatto dobbiamo accettare senza battere ciglio anche perché se abbiamo un ordine dobbiamo evaderlo e dobbiamo avere a disposizione ciò che serve.

Al di là degli effetti legati alla guerra ritiene che qualcuno ne abbia approfittato?

Sicuramente non ci sono motivazioni economiche plausibili per giustifucare aumenti di questo tipo. Qualcuno, di sicuro, ne ha approfittato. Pensiamo, ad esempio, alle oscillazioni del prezzo della benzina.

Veniamo al tema lavoro. A oggi non ci sono rischi di Cassa integrazione per gli oltre 900 addetti delle due società che fanno capo a Röchling a Laives?

No, al momento no. Ma, visto il quadro generale, non possiamo permetterci il lusso di fare previsioni nemmeno per il breve periodo. Faccio un esempio: se la Russia dovesse tagliare le forniture di gas alla Germania, dove lavorano alcune fra le maggiori case automobilistiche, le ricadute sarebbero pesanti per tutti.

Con che fatturato avete chiuso il 2021?

Per i soli prodotti finiti (i componenti in plastica) 134 milioni.













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