Il caso

«Laives, gli otto box per le bici in stazione sono pochi e cari» 

Affondo della Civica. Bertolini: «20mila euro per poche rimesse sono davvero troppi». «Giusto ripensare alla modalità di chiusura: previsto ancora un codice di accesso»


Massimiliano Bona


LAIVES. Ben vengano i box per le bici in stazione «ma non a queste condizioni: sono decisamente troppo pochi (8 ndr) ma anche troppo cari rispetto a quanto hanno speso molti altri Comuni altoatesini»: a parlare è Luca Bertolini, consigliere comunale di Laives Civica che fa un ragionamento generale sulla questione.

«Dalla mia interrogazione – che nasce come tutte quelle che propongo dalla segnalazione di diversi cittadini e cittadine - è emerso innanzitutto il costo esorbitante per 8 rimesse per le biciclette in stazione di Laives che ammonta quasi 20 mila euro. Mi ha fatto molto piacere leggere alcuni giorni fa sull’Alto Adige che si sia ripensato alla modalità di chiusura di queste rimesse che per adesso hanno un codice di accesso. Spero tuttavia che il ripensamento non aggiunga ulteriori costi. Avevo fatto notare anche che non dovevano diventare una sorta di “garage privati” per via proprio di questo codice segreto che il primo ad arrivare in stazione ha potuto generare».

La vera preoccupazione dell’opposizione, e di chi sostiene la mobilità sostenibile, è che al momento non siano previste altre rimesse.

«Quello che inquieta di più in questa situazione è ciò che ha dichiarato l'assessore competente. È infatti a verbale il fatto che al momento non siano previste ulteriori installazioni. Ora, se pensiamo di offrire un servizio in una zona dove le persone hanno subito diversi furti di biciclette, vogliamo incentivare l'uso sia della bicicletta che del treno, e quindi vogliamo mettere in sicurezza i mezzi, in una città di quasi ventimila abitanti.

Mi viene naturale pensare, pertanto, a soluzioni che possano mettere non 8 biciclette al riparo ma un numero ben più consistente e significativo.

Sono convinto che tutto costi, ma ci sono realtà intorno a noi, come ho chiesto anche nella mia interrogazione, che sono riuscite a costruire in questi anni delle rimesse per le biciclette a costi minori e soprattutto con maggiore disponibilità di spazio per i mezzi. Spero che il progetto pertanto venga ripensato per aprire possibilità concrete a più persone, perché ormai quello che è fatto è fatto».













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