Laives

Minacce al personale del Lido e cliente preso a schiaffi: chiusa una piscina 

Un ex marito (alterato) si é presentato alla cassa per prendere in consegna i figli ma per motivi di sicurezza non è stato fatto entrare. Per far allontanare l’uomo necessario l’intervento dei carabinieri. Il gestore sporgerà denuncia anche per gli insulti e l’interruzione di pubblico servizio 


Massimiliano Bona


LAIVES. Sono stati tre quarti d’ora di grande agitazione, l'altro pomeriggio poco dopo le 17 al Lido di Laives, quando un ex marito (molto probabilmente alterato) si è presentato alla cassa chiedendo di entrare per prendere in consegna i figli dall’ex compagna. Quest’ultima, preso atto della situazione, è tornata rapidamente all’interno dell’impianto balneare (in cerca di protezione) ed è a quel punto che la situazione è precipitata.

Come documentano le telecamere di videosorveglianza un cliente della struttura (che forse conosceva l’uomo e cercava di calmarlo) è stato preso a schiaffi e per poco non è finito a terra mentre la cassiera di poco più di vent’anni e uno stagista di 16 sono stati minacciati. Impauriti hanno chiesto una mano ai colleghi in servizio all’interno della struttura.

Valutata la situazione il gestore Stefano Pizzo ha parlato con il soggetto in questione ed è stato a sua volta pesantemente insultato. A quel punto ha deciso di non farlo entrare e di chiamare i carabinieri. La discussione, piuttosto animata, è proseguita fino all’arrivo dei militari dell’Arma che sono riusciti a far calmare l’uomo e a farlo tornare a casa senza ulteriori polemiche. L’ex moglie, comprensibilmente impaurita, è rimasta all’interno dell’impianto fino alle 21.30.

Gran parte del personale è accorso e all’interno sono rimasti solo due bagnini. Ciò ha comportato la chiusura della vasca ricreativa con gli scivoli per 45 minuti. In quel momento c’erano 1.200 persone e con soli due addetti “operativi” non si poteva fare altro.

Il gestore, da noi interpellato, ha formalizzato la denuncia per minacce e interruzione di pubblico servizio. Spetterà eventualmente al bagnante colpito farne una seconda per percosse. Non si esclude, a carico dell’uomo, l’emissione di un «Daspo» che gli impedirebbe di tornare al Lido.













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