Persone comuni sul palco per farci «aprire la mente»
Lo show. In scena artisti e residenti alle prime armi: spazio alla creatività e all'espressione «Si sono messi tutti a nudo facendoci entrare nelle loro vite attraverso i vari numeri»
BASSA ATESINA. Sabato sera l’intera comunità è andata in scena con danza, canto, cabaret e stand up comedy in occasione del primo Open Mind Show. L’iniziativa vede la collaborazione tra due importanti realtà della regione: l’associazione JoyEnJoy di Salorno e la scuola di danza Ritmomisto di Lavis, entrambe vincitrici del Bando Generazioni 2022. Gli organizzatori dell’evento possono ritenersi molto soddisfatti, e sottolineano: «Un passo in più per costruire relazioni positive fra i territori». È successo a Magré, presso il centro culturale e ricreativo Karl Anrather. Sul palco gli abitanti da tutto il Trentino- Alto Adige si sono prodigati in uno spettacolo interattivo, multimediale e, soprattutto, bilingue. Questa preziosa occasione d’incontro ha dato spazio alla creatività più sfrenata e alla voglia di mettersi in gioco.
Una delle particolarità dell’evento si trova sicuramente nel fatto che, ad esibirsi, non sono stati solo artisti, ma anche persone comuni: giovani e meno giovani, altoatesini e trentini. Tutti creativi che hanno trovato in Open Mind Show, uno spazio per esprimersi, attraverso dei numeri originali creati per l’occasione. Il progetto, che abbraccia tutta la regione, fa parte dei dieci percorsi selezionati dal Bando Generazioni 2022. «L’obiettivo è stato raggiunto - parlano gli organizzatori - durante la serata i partecipanti hanno potuto dare libero sfogo alla loro creatività, ma anche alla sana voglia di mettersi in luce, di essere protagonisti per una sera con un pubblico disposto a guardarli e ascoltarli. Hanno superato sé stessi, mettendosi a nudo e facendoci entrare un po’ nelle loro vite attraverso i numeri che hanno presentato». Proprio per valorizzare la spontaneità delle diverse esibizioni, gli organizzatori hanno voluto lasciare la massima libertà di stile e impostazione. «Questo ha reso il tutto più faticoso per noi, ma molto soddisfacente – commenta Sybille Bazzanella di JoyEnJoy –. Abbiamo scelto di non mettere paletti e barriere, per lasciare che tutto potesse accadere. Anche in questo caso, l’obiettivo è stato raggiunto: i partecipanti sono riusciti a dare il meglio di sé creando gruppo, avvicinamento e relazione».
Il pubblico ha partecipato attivamente alla serata, anche grazie ad alcune trovate degli organizzatori, che hanno saputo guadagnarsi fin da subito l’interesse della platea. Ad esempio attraverso un particolare gioco: il FantaOpenMind, con cui i presenti potevano comporre la propria “squadra” scegliendo a inizio spettacolo le esibizioni o gli artisti su cui puntare. Chi è riuscito a prevedere gli esiti delle esibizioni, si è aggiudicato simpatici premi.
«Anche questo era un modo per stringere un legame col pubblico – conferma Bazzanella –, per cucire relazioni su e giù dal palco. Che del resto è proprio lo scopo del Bando Generazioni: noi lo abbiamo messo in pratica a più livelli. Sul legame fra territori bisogna lavorare ancora molto, ma Open Mind Show è un passo in più verso questo obiettivo importante». M.A.