Polizia locale, la Bassa riprova a unire le forze 

Primi passi a Egna. Rosa Valenti ha incontrato i sindacati e l’ex ispettore in pensione Cavosi La consigliera ha la delega in materia: una valida soluzione per il presidio integrato del territorio


Massimiliano Bona


Egna. Il Comune di Egna, dopo i tentativi fatti durante l’amministrazione di Horst Pichler, ha iniziato a ridiscutere il progetto per dare vita a una polizia locale che coinvolga più cittadine della Bassa Atesina. Egna, vista la sua posizione strategica, è in grado di fare da (prezioso) punto di riferimento in tal senso. A condurre le prime trattative è stata Rosa Valenti, consigliera comunale leghista che è in maggioranza e la delega in materia.

Primo incontro con i sindacati. «Sabato scorso - scrive Valenti - in qualità di responsabile della polizia sovracomunale, ho avuto un incontro con la polizia municipale, la rappresentante sindacale territoriale Uil/Fpl Ingeborg Stefani e un ex ispettore in pensione della polizia municipale di Bolzano Richard Cavosi (candidatosi per Bündnis Neumarkt alle ultime elezioni ndr). Ho illustrato la possibilità di riuscire a concretizzare la Convenzione per la gestione associata e coordinata del Servizio di polizia locale che potrebbe interessare alcuni Comuni specie quelli sprovvisti del servizio di polizia municipale (è il caso ad esempio di Vadena ma anche di Salorno ad esempio ndr). Il servizio in forma associata delle funzioni della polizia locale rappresenta una valida soluzione per il presidio integrato del territorio».

«Non è solo una questione di multe».

L’altro punto che è stato affrontato è quello dello stereotipo della figura del poliziotto municipale che spesso viene visto quale organo preposto solo per elevare contravvenzioni. «In realtà la polizia municipale ha anche altre funzioni tra le quali ricordiamo il ruolo di polizia amministrativa, giudiziaria, di controllo in materia ambientale, di collaborazione con le autorità competenti alla realizzazione degli interventi per il contrasto alla criminalità organizzata, solo per citarne alcuni. Per questo risulta necessario fare capire ai nostri ragazzi quanto sia importante rivolgersi alla polizia municipale ed in quali circostanze rivolgersi a loro».

Il progetto: «Dovremmo partire dall’educazione nelle scuole».

Una proposta all’ordine del giorno sarebbe quella di illustrare nelle scuole il ruolo e l’importanza di questa figura e dei suoi compiti anche attraverso degli opuscoli in cui si spiega ai ragazzi cosa fa il poliziotto municipale al fine di fare in modo che la gente si fidi. Non bisogna vedere il poliziotto municipale (o locale ndr) come il soggetto che multa ma come soggetto vicino e al servizio ai bisogni del cittadino. Infine, creare una scuola per formare e aggiornare la polizia municipale sulla falsariga di quella di Trento sarebbe un grande progetto. L'attuale società richiede la presenza che il presidio del territorio venga fatto da personale competente e specializzato che è pronto a rispondere nell'immediatezza alle richieste dei cittadini».

Egna, il bando.

Il Comune di Egna, lo ricordiamo, ha indetto un bando per coprire tre posti da vigile urbano e annonario (quinta qualifica funzionale) ma fatica a trovare candidati.

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