la nuova rivista 

Ricerca, online i dati di Laimburg 

Stretto un accodo quadro con la Libera università di Bolzano



VADENA. Il Centro di Sperimentazione di Laimburg ha lanciato la propria rivista scientifica online per trasferire le conoscenze direttamente alla prassi. «I contenuti - spiegano i promotori - saranno accessibili a tutti senza restrizioni né costi».

«Vogliamo promuovere lo scambio di conoscenze e mettere a disposizione i nostri risultati di ricerca in agricoltura e nelle scienze alimentari, in maniera rapida, trasparente ed efficiente», afferma il direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg Michael Oberhuber. La nuova rivista online del Centro Laimburg è la prima rivista Open Access in Alto Adige ed è stata creata in collaborazione con la Biblioteca della Lub. «È importante che la pubblicazione di risultati di ricerca avvenga in un network», sottolinea Günther Mathà, direttore della Libera Università di Bolzano. «Un esempio di successo è infatti la Rete Scientifica dell’Alto Adige, che ha lo scopo di promuovere la cooperazione tra le istituzioni di ricerca locali e ha portato i suoi frutti come ad esempio il Laimburg Journal. In questo modo è possibile utilizzare sinergie e risparmiare anche denaro pubblico».

«Dal punto di vista del ricercatore, il Laimburg Journal è il mezzo ideale per comunicare agli attori del settore», ha dichiarato Katrin Janik, responsabile del gruppo di lavoro Genomica Funzionale del Centro di Sperimentazione Laimburg, che si occupa principalmente della fitopatologia scopazzi del melo. Insieme al tuo team, Janik pubblica regolarmente in inglese su riviste internazionali come Plant Pathology per condividere le sue scoperte con la comunità scientifica internazionale. «Quando si tratta, però, di rendere accessibili i nostri risultati anche agli agricoltori, il Laimburg Journal si rivela essere il mezzo più adatto», dichiara la ricercatrice.

Nel trattare, ad esempio, la problematica di parassiti come la cimice asiatica o la Drosophila suzukii, ricercatori e consulenti lavorano a stretto contatto per condividere le proprie scoperte in ricerche, sperimentazioni, programmi di monitoraggio, ispezioni sul campo e le osservazioni da parte degli agricoltori. «Come Centro di consulenza, abbiamo il compito di interfaccia tra i ricercatori e gli agricoltori», spiega Robert Wiedmer, coordinatore Centro di Consulenza per la fruttiviticoltura dell’Alto Adige.

Per definire i servizi concreti, sono stati stipulati accordi quadro tra la Libera Università di Bolzano e altre istituzioni come il Centro di Sperimentazione Laimburg.

«Il nostro compito è aumentare le sinergie tra le biblioteche accademiche condividendo i servizi», dichiara il vicedirettore della Biblioteca universitaria, Paolo Buoso. Esempi pratici sono il catalogo on-line della Biblioteca scientifica Alto Adige, l’accesso ai media tradizionali e online, lo scambio di mezzi di comunicazione (materiale bibliotecario) o corsi congiunti sulle competenze mediatiche.

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