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Sale chiuse e meno luminarie: Salorno dà un taglio alle bollette 

Caro energia. Il Comune risparmia su riscaldamento ed elettricità: «La spesa è passata da 260mila a 600mila euro» Fra le misure la chiusura fino a marzo di alcune strutture pubbliche. L’obiettivo è una riduzione dei costi fino al 30%


gianluca marcolini


SALORNO. Certo, le famiglie patiscono di più i morsi della crisi e soprattutto corrono rischi maggiori, nel caso non siano dotate di robusti “paracadute”, ma non è un periodo facile neppure per le municipalità, per gli enti pubblici. Il caro energia oggi colpisce tutti. Ecco perché le amministrazioni comunali sono costrette a prendere provvedimenti inediti e inusuali per fronteggiare una situazione a dir poco emergenziale.

Il Comune di Salorno, su input del sindaco Roland Lazzeri e dei suoi assessori, ha introdotto delle misure urgenti e immediate. «L’aumento dei prezzi dell’energia sta mettendo sotto forte pressione anche i bilanci comunali e ciò richiede iniziative di risparmio energetico immediate e sostenibili che possano allo stesso tempo garantire anche in futuro un’adeguata fornitura di calore ed elettricità per il funzionamento degli edifici e delle infrastrutture pubbliche più importanti», fa sapere l’amministrazione comunale.

Il caro bollette, fino a qualche settimana fa, riguardava essenzialmente l’energia elettrica, adesso il problema si è fatto gravoso perché oltre a illuminarli, gli edifici pubblici, vanno anche riscaldati. E così la spesa ha letteralmente preso il volo, fuggendo incontrollata e incontrollabile. Esaustive due cifre su tutte: «I costi per elettricità e riscaldamento sono passati da un importo annuo medio di circa 260.000 euro a quasi 600.000 euro».

Le misure introdotte dall’amministrazione comunale puntano a contenere i consumi e quindi a “umanizzare” le bollette. Un primo passo riguarda l’illuminazione pubblica: dopo aver trasformato a Led buona parte della rete, nel 2023 - su decisione della giunta - verrà introdotto un nuovo sistema di gestione dell’illuminazione durante le ore notturne, grazie all’utilizzo di un dimmer. «In questo modo sarà possibile risparmiare un ulteriore 30% di energia elettrica», fanno sapere dal Comune. Se di illuminazione si parla, impossibile non considerare - visto il periodo - le luminarie natalizie. La scelta, qui, è stata di ridurre al minimo usi e consumi.

Ma la vera partita dei tagli della spesa la si gioca sul riscaldamento. Nelle scuole e nelle altre strutture pubbliche è stata operata la riduzione della temperatura da 21 a 19 gradi, come stabilito dal governo, che porterà a un risparmio del 10%. L’amministrazione comunale di Salorno ha deciso, inoltre, di non rendere utilizzabili alcune strutture pubbliche, almeno fino a marzo. La sala riunioni al Palazzo della Signoria resterà chiusa in questo mese di dicembre e anche a gennaio mentre per la sala polifunzionale di Pochi la chiusura durerà fino alla fine di febbraio. La raccomandazione alle associazioni comunali è di «usare le altre strutture ancora a disposizione oppure preferibilmente programmare le proprie attività e riunioni a partire dal prossimo marzo». Può essere chiesto l’uso delle sale all’ostello della gioventù, «e in casi eccezionali le sale dei vigili del fuoco, della banda musicale, del gruppo giovani e della Croce Bianca, ovviamente mettendosi d’accordo». Le associazioni sono state chiamate a un senso di responsabilità.

L’obiettivo, grazie a queste misure, è di arrivare a un risparmio fra il 20 e il 30 per cento.













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Valeria Frangipane

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