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Salorno, finto badante e finto datore di lavoro: due denunce per truffa allo stato

Tutto è partito da un normale controllo dei carabinieri a Cortaccia. Nei guai due senegalesi



BOLZANO. I militari della Stazione carabinieri di Salorno, a parziale conclusione di un’attività di indagine condotta anche con la collaborazione con i carabinieri della Stazione di Denno, hanno denunciato in stato di libertà due senegalesi domiciliati a Trento per truffa ai danni dello stato, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e violazioni al testo unico sull’immigrazione.

Qualche giorno fa, durante un normale servizio di pattuglia, i militari hanno fermato a Cortaccia  un giovane venditore ambulante senegalese.

Dopo aver mostrato il passaporto, peraltro privo di visto di ingresso e quindi già per questo chiaramente irregolare sul territorio nazionale, lo straniero ha però mostrato della documentazione attestate una sua pratica in itinere riguardante la regolarizzazione della propria posizione  per l’emersione del lavoro irregolare da cui si evinceva che lo stesso lavora regolarmente in qualità di badante venti ore la settimana presso un suo connazionale residente in Val di Non, padre di cinque figli.

Peccato – spiega in una nota l’Arma – che dai controlli effettuati presso la residenza del presunto “datore di lavoro” dai carabinieri della stazione di Denno, sia risultato invece che nessuno di fatto abita presso quel domicilio, né tantomeno viene esercitata alcuna attività lavorativa da parte del “badante”.

I due sono stati quindi denunciati alla Procura della Repubblica di Bolzano ipotizzando il concorso nei reati di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, truffa e ingresso e soggiorno illegale nello stato. 













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