La segnalazione

Salorno, nel canale prosciugato pantegane e cattivi odori 

Scatta la protesta degli abitanti per la situazione a dir poco disgustosa in cui versa la “fossa”.  L’assessore Martin Ceolan: «Si tratta di una situazione eccezionale che cercheremo di risolvere velocemente» 



SALORNO. Avrà strabuzzato gli occhi per inquadrare meglio quella macchia scura galleggiante e poi, una volta compreso di cosa si trattasse, ovvero una pantegana morta affiorante dalla pozza d’acqua, le sarà comparso sul volto, quasi inevitabilmente, un ghigno di disgusto e incredulità. A quel punto è montata anche la rabbia che ha portato la malcapitata a immortalare la scena con l’intento di rendere pubblica la situazione in cui si trova la “fossa” di Salorno. 

Il canale che corre nelle campagne della Bassa, e che per un tratto si avvicina anche alle abitazioni, è da tempo ormai prosciugato, causa anche perdurante siccità. Normalmente nessun problema, se non per un habitat naturale per flora e fauna (soprattutto insetti) che va purtroppo a scomparire. La situazione, però, si fa diversa quando si verificano forti temporali, con precipitazioni improvvise, violenti e abbondanti nel giro di pochi minuti. In quel caso, la fossa si trasforma in un canale dove scola la fognatura comunale, con tutte le conseguenze che ciò comporta, in termini di cattivo odore e di presenze a dir poco spiacevoli, soprattutto quando l’acqua che rimane nel canale, finito il maltempo e tornato il sole, ristagna, giorno dopo giorno. 

Chi si è imbattuto in questa situazione, trovando e fotografando la pantegana morta dentro la “fossa”, ha voluto sollevare pubblicamente il problema anche per chiedere a chi di dovere di provvedere alla pulizia del canale. «Nella fossa si vedono sempre più numerose le pantegane nuotare indisturbate - ha scritto - e con l’ultima pioggia abbondante sono straripate le fognature, inondando la strada e la campagna di carta igienica e residui fognari. Senza considerare che si è creata una cascata che è sfociata nella fossa. C’è una puzza disgustosa». La segnalazione non è rimasta lettera morta.

A risponderle, sempre pubblicamente, è stato l’assessore del Comune di Salorno Martin Ceolan: «Purtroppo quando ci sono le bombe d’acqua la fognatura non riesce a smaltire e così scarica nella fossa. Lo prevede anche la normativa in casi eccezionali. Poi, nella normalità tutto defluisce ma purtroppo, al momento, corre poca acqua e così non riesce a defluire». La soluzione al problema, per legge, non può essere certo quella di aspirare l’acqua stagnante. «Assieme al consorzio di bonifica cercheremo di aprire un’altra saracinesca al fine di aumentare il corso d’acqua e agevolare il deflusso», spiegava Ceolan nell’immediatezza della segnalazione. «La pantegana, va detto, proviene certamente da qualche tubatura della fognatura - sottolinea l’assessore - morta annegata durante il maltempo e poi finita nella fossa dove è rimasta intrappolata nell’acqua stagnante». 

Risolto il problema contingente, la pulizia del canale e l’eliminazione dell’animale morto e di altre “sporcizie” varie, resta comunque la questione di un canale, la fossa per l’appunto, che è destinato a trasformarsi in un acquitrino a ogni temporale. «C’è un progetto, assieme al consorzio di bonifica, che prevede di immettere costantemente più acqua utilizzando un altro fosso posto più a nord per creare un deflusso costante ed evitare i ristagni», spiega l’amministratore comunale. «Certo, bisogna tenere conto che ciò che è successo ha il carattere dell’eccezionalità di una bomba d’acqua, poi se per come sta cambiando il clima mondiale dobbiamo abituarci sempre di più anche alle situazioni eccezionali, che a quel punto diventano normali, è un altro paio di maniche», conclude l’assessore. GL.M.













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