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Terlano, grazie a un’eredità la Pilsenhof crescerà ancora 

Il progetto in cantiere. Seitz: «Abbiamo bisogno di nuovi modelli per seguire meglio i malati» «Dobbiamo iniziare con l'assistenza a breve termine ma anche con misure di riabilitazione»


Massimiliano Bona


TERLANO. Buone nuove per il “pianeta anziani” a Terlano. La Fondazione Pilsenhof, grazie a una donazione, riuscirà presto ad ampliare la propria offerta venendo incontro anche alle nuove esigenze delle famiglie e soprattutto degli utenti. A fare il punto è stato il presidente della struttura Ulrich Seitz che ha già iniziato a elaborare un nuovo progetto.

La strategia.

Le sfide attuali nell’assistenza agli anziani riguardano soprattutto il processo di invecchiamento fisico, le limitazioni, le perdite e fenomeni analoghi, spesso sottostimati. Adesso è possibile pensare di nuovo al futuro dopo che i duri vincoli degli anni della pandemia sono caduti. Inoltre, ci sono molte novità in serbo per il 2023. Seitz sottolinea che, insieme all'intero consiglio di amministrazione della Fondazione, presenterà un progetto interessante e soprattutto sostenibile per l’utilizzo di una proprietà ereditata dalla Fondazione Pilsenhof. Questo dovrebbe essere un valore aggiunto per l'intera azienda e soprattutto per i beneficiari dei servizi. Una decisione finale dovrà inoltre essere presa per quanto riguarda il "Nuovo Pilsenhof". «Abbiamo bisogno di nuovi modelli di assistenza per i malati, le persone sole, gli infermi, e qui dobbiamo iniziare con l'assistenza a breve termine con misure di riabilitazione. Il modello di appartamenti che esiste oggi sarà senza dubbio rivisto, non da ultimo a causa delle attuali esigenze degli anziani interessati. I servizi alberghieri e gli aspetti infermieristici necessitano di maggiore attenzione. Si deve cercare di sviluppare, in stretta collaborazione con le giunte comunali competenti, un concetto moderno che si basi anche su atteggiamenti di vita tradizionali e che sia ampiamente arricchito dal contributo del personale del Pilsenhof».

Un Natale all’insegna della “normalità”.

Quest’anno, dopo una versione molto ridotta nel 2021, il gruppo quasi completo del coro della chiesa di Terlano e il gruppo di ottoni sono stati invitati ad allietare l’atmosfera di utenti e personale. Ulrich Seitz sottolinea «che una casa di riposo come quella di Terlano rappresenta oggi un luogo prezioso dove il comfort deve incontrarsi con la competenza professionale nel campo dell'assistenza e della cura nel miglior modo possibile. Comfort - da non confondere con il lusso - ma comunque come offerta che si concentra sul benessere degli ospiti». La competenza professionale nell'area "assistenza e cura" è fondamentale perché «la casa di riposo può essere generalmente considerata come l'ultimo luogo di residenza dei residenti, e di conseguenza il personale professionale deve essere in grado di soddisfare le esigenze dell'indebolimento delle funzioni vitali fino alla morte. La sfida per la "gestione" di una casa di riposo e di cura è quella di soddisfare le aspettative dei residenti, il cui stato di salute varia da "indipendente e arzillo" a "costretto a letto e bisognoso di cure impegnative"».

Questo è spesso accompagnato da un'attenta gestione dei costi, necessaria a causa delle risorse finanziarie sempre più limitate. L'operazione è complessa e le esigenze sono aumentate in modo massiccio negli ultimi decenni, afferma Seitz.

L'esperienza delle due comunità di Terlano e Andriano dimostra che un mix di residenti indipendenti e meno indipendenti è comunque positivo, perché questa combinazione di diversi aspetti assistenziali dimostra la sua validità. Terlano e Andriano sono stati dei pionieri in questo senso. Hanno riconosciuto fin da subito quanto sia indispensabile promuovere questo modello.

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