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«Basta voti sotto il 4». La proposta di Achammer accende il dibattito nazionale

L'assessore: «Non serve un 2 per esprimere un giudizio negativo. Bisogna dare la possibilità agli studenti di recuperare». Crepet: «Ma è sbagliato il “6 meno meno” a tutti»



BOLZANO.  E’ diventato in poche ore tema di (acceso) dibattito nazionale la proposta dell’assessore altoatesino alla scuola tedesca Philipp Achammer sui voti a scuola. «Basta dare voti sotto il 4», ha detto Achammer, «non danno agli studenti la possibilità di recuperare. A cosa servono se non a umiliare un ragazzo?».

L’assessore oggi pomeriggio (26 gennaio) è stato ospite in collegamento a “Pomeriggio 24” su RaiNews 24, dove ha ribadito la sua proposta: «Non serve un 2 o un 3 per esprimere un voto negativo. Bastano un 4 o un 5. Con voti più bassi si impedisce di fatto a uno studente di recuperare».

In trasmissione gli ha risposto lo psichiatra Paolo Crepet: «Ho preso molti quattro  a scuola. Come vede assessore sono sano, lucido, continuo a ragionare. Nella vita bisogna impegnarsi. Da voi in Alto Adige si fa il vino, il vino bisogna farlo buono. Perché bisogna dare il messaggio che il 6 meno meno lo regaliamo a tutti?».

Replica Achammer: “Non ho mai detto che bisogna dare 6 meno meno a tutti, solo che non ha senso dare voti sotto il 4». E su questo anche Crepet si è detto d’accordo. 

Sul tema è intervenuto anche il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara: «Quello che conta è che ci sia un criterio di valutazione serio che serva a studente e docente per far capire: stai andando bene, stai andando male in quel determinato momento. Per il resto attenzione a non far crescere nell’ovatta i nostri ragazzi. Se non li abituiamo ad affrontare le frustrazioni che nella vita saranno tante facciamo il loro male».













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