l’analisi

Beni confiscati alla mafia: 3 comuni coinvolti in Trentino Alto Adige

In Sicilia sono 449 quelli assegnati per riuso sociale Centro La Torre, seguono Campania, Lombardia,Piemonte e Calabria



TRENTO. Alla Sicilia il record dei beni confiscati ai boss mentre in Trentino Alto Adige sono coinvolti 3 comuni con un’incidente poco superiore all’1 per cento. 

Nell'Isola il maggior numero di immobili appartenuti ai mafiosi e ora destinati al riuso sociale: 449 su 5.645 le assegnazioni. Sul podio Campania e Lombardia con 282 (su un totale di 3.017 beni sottratti alla camorra) e 86 (su 1.850).

Seguono Piemonte (30 su 634) e Calabria (16 su 1.849).

Il Centro Pio La Torre di Palermo ha analizzato la Relazione sull'attività svolta nel 2020 dall'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

Un'analisi qualitativa mostra come la Sicilia, sebbene mantenga il primato dei beni destinati, vede diminuire dal 40,5% dei beni dislocati nel suo territorio al 32,23%, mentre la Campania conquista un posto - dal terzo al secondo - per numero totale di cespiti, superando la Calabria.

Così come l'Emilia Romagna registra un incremento di beni in gestione (ad oggi 600), in linea con il trend degli ultimi dieci anni, indice del sempre maggiore interesse dei clan nel territorio del Nord Italia.

Come si legge nel documento dell'Anbsc, sul totale complessivo di 17.513 beni assegnati, "Ll81% è stato destinato agli enti territoriali, il 13% al patrimonio dello Stato per il soddisfacimento di esigenze delle amministrazioni centrali, il 4% è stato venduto e il 2% reintegrato nel patrimonio di società confiscate".

I Comuni che hanno avuto assegnati beni sono 990 in tutt'Italia.

La Sicilia è la regione con la più alta percentuale, pari a 52,31%, mentre il Trentino Alto Adige e la Valle d'Aosta vedono coinvolti, rispettivamente, appena l'1,03% (3 Comuni) e l'1,35% (1 Comune). Tra le regioni con alte percentuali di Comuni interessati alla destinazione dei beni vi sono Puglia (37,35%), Calabria (30,69%), Campania (24,36%), Lazio (18,52%) e Lombardia (11,08%). Guardando questi Comuni più da vicino, è Palermo quello con il più alto numero di beni destinati: 1.512 immobili. Seguono, con un certo distacco, Reggio Calabria (354) e Napoli (245). 













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