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Biancofiore: “Per la scuola in Alto Adige modello ladino invece dei test”

La parlamentare di Coraggio Italia interviene dopo le esternazioni dell’assessora Ramoser che ha parlato di “troppi italiani nelle scuole tedesche”, proponendo il test d’ingresso (foto Ansa  tema)



BOLZANO. "In merito alla polemica concernente le dichiarazioni dell'assessore comunale alla scuola Johanna Ramoser, che pur qualche ragione ce l'ha, per quanto riguarda il rallentamento scolastico di bambini appartenenti a gruppi linguistici diversi costretti ad iscriversi in scuole non della propria madrelingua per diventare perfettamente bilingui, la soluzione è solo il modello ladino", così la parlamentare di Coraggio Italia - Centro Destra Michaela Biancofiore.

"Nel 2023 non è più possibile che nella società altoatesina che pur ha proprio nello statuto d'autonomia un esempio fulgido e all'avanguardia di insegnamento paritetico, vi sia ancora l'irrigidimento di scuole divise in italiane e tedesche, salvo qualche sperimentazione", continua Biancofiore.

"Già nel 2008 presentai la riforma alla camera dell'articolo 19 dello Statuto d'Autonomia e lo ripresenterò in questi giorni al Senato aggiornato ed esportato come modello anche per il Trentino", continua la senatrice.

"I tempi sono maturi affinché in questa o nella prossima legislatura della Regione autonoma del Trentino Alto Adige, vi sia un'evoluzione culturale dell'autonomia utile e proficua per tutti i gruppi linguistici del territorio, che ci renda all'avanguardia in Europa e nel mondo. Non è intelligente né utile, per esempio, che in Austria la prima lingua studiata sia l'italiano e nelle nostre valli, i ragazzi di madrelingua tedesca stiano dimenticando la lingua di Dante e nemmeno parlino l'Hochdeutsch. Così la società altoatesina subisce un'involuzione che per storia e successo istituzionale, non merita".













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