la manovra

Bilancio 2025, arriva la stangata sull’Imi per gli affitti brevi

Kompatscher: «L’imposta sugli affitti turistici non potrà essere inferiore a quella per gli affitti lunghi


Sara Martinello


BOLZANO. Con la manovra arriva la stangata sugli affitti turistici. O per lo meno la soluzione del paradosso. Come poi si svilupperà il discorso delle aliquote dipenderà dai singoli Comuni e prima ancora da come la legge di bilancio uscirà dal Consiglio il prossimo dicembre.

Intanto, «in nessun comune l'aliquota potrà essere più bassa per gli affitti brevi che per quelli a lungo termine, e in ogni caso non potrà scendere sotto la soglia di 0,56». Lo ha detto ieri il governatore Arno Kompatscher presentando il bilancio di previsione 2025-2027 e la legge di stabilità 2025 con le disposizioni collegate, per un volume complessivo di ben 7,92 miliardi di euro: 120 milioni oltre la somma già annunciata.

«Un bilancio più stabile che in passato e una base molto solida», il suo commento, «L'obiettivo è di accrescere il potere d'acquisto e la giustizia sociale».

Il bilancio record

Nel 2023 il bilancio raggiungeva un volume più contenuto, pari a 6,79 miliardi di euro. Ma era un bilancio tecnico approvato appena prima delle provinciali. Le cifre fornite ieri segnano un record «dovuto anche alla congiuntura economica», così il presidente. Un quinto delle risorse è per la sanità (1,7 miliardi di euro, il 21,76%), il 15,08% per l'istruzione e per il diritto allo studio (sugli insegnanti, tra 2025 e 2026 la Scuola italiana potrà confermare 185,5 posizioni), il 12,31 per gli enti locali, il 10,34 per i servizi istituzionali e di gestione, il 9,19 per il sociale e l'8,74 per la mobilità. «In tutti gli ambiti il fondo iniziale è più alto rispetto agli scorsi anni», rileva Kompatscher.

Imi, Irap, Irpef e contratti

Sull'Imi, le sole eccezioni alla soglia di 0,56 (a Bolzano 0,9, perché è pari a 0,9 l'aliquota sulle locazioni a lungo termine) riguardano gli agriturismi nelle aree montane più periferiche.L'Irap passa dal 3,9 al 2,68% per le imprese che applicano la contrattazione territoriale o pagano premi di risultato, mentre per l'Irpef si introduce una soglia per l'applicazione della «detrazione universale» di 430,5 euro, aumentando il carico fiscale sui redditi alti e ridistribuendo le entrate aggiuntive alle famiglie.Ci sono 450 milioni di euro per la contrattazione collettiva (200 sul 2025, 125 sul 2026 e altrettanti sul 2027), da aggiungere ai quasi 170 a disposizione per il 2024 per l'intercomparto. Ieri, al tavolo con i sindacati, l'Agenzia per la contrattazione ha promesso che per la settimana prossima preparerà una proposta e i calcoli per la distribuzione dei soldi tra i dipendenti. E se i sindacati dicono che per tutta la contrattazione (compresa ad esempio la scuola) di milioni ne servirebbero 700, Kompatscher informa che «saranno allocate risorse per altri contratti, ci siamo assunti un impegno con i sindacati e può darsi che salterà fuori una somma complessiva anche maggiore. Partiamo comunque con la base più solida di sempre che ci permetterà di chiudere il triennio 2022-2024».

Terza età, ambiente, studenti

Tra le novità ci sono 150 milioni di euro per contrastare la povertà in età avanzata, di cui 50 per integrare le pensioni minime, in collaborazione con l'Inps. «Non contributi a pioggia», precisa il governatore, bensì una misura basata sui parametri Isee, da studiare insieme a sindacati e consulta.Viene rivisitata la tassa automobilistica: le esenzioni fiscali si applicheranno solo ai mezzi elettrici, a metano o ibridi con emissioni di CO2 fino a 115 g/km (prima erano 135). Inoltre l'esenzione è estesa a tutte le persone con gravi disabilità. Per andare incontro agli studenti di Unibz, la Provincia rinuncerà alla tassa provinciale di 173 euro per il diritto allo studio universitario.













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