BOLZANO. «I pacchetti con le offerte per alleggerire i costi delle bollette dell'energia elettrica li facciamo, ma abbiamo difficoltà a far passare il messaggio. Tanto che oltre 60 mila altoatesini, che sono nostri clienti, sono ancora sul mercato tutelato, ovvero quello sul quale Alperia non può concedere sconti».

Così Luis Amort, direttore generale di Alperia, che l'altra sera ha partecipato all'audizione chiesta dal consiglio comunale, per cercare di capire cosa sta succedendo sul fronte dell'energia; quali sono le prospettive per i prossimi mesi e soprattutto avere qualche indicazione per muoversi nel mercato delle offerte, senza rischiare di trovarsi alla fine a pagare di più invece che di meno. Assieme ad Amort in consiglio sono intervenuti il suo vice Paolo Acuti, il presidente del Consiglio di sorveglianza Maurizio Peluso e la vice Luitgard Spögler.

Il quadro emerso anche per i prossimi mesi è inevitabilmente di grande preoccupazione, perché il costo ormai fuori controllo di gas ed energia elettrica, spinto ancora più su dal boicottaggio del gasdotto Nord Stream, sta mettendo in ginocchio famiglie ed aziende. Aumenta la morosità e ci sono condomini che il prossimo inverno rischiano di restare al freddo, per la sospensione delle forniture. Questo anche in una terra ricca come l'Alto Adige e con una società come Alperia - partecipata al 46,38% dalla Provincia, al 21% ciascuno dai Comuni di Bolzano e di Merano, e al 11,62% da Selfin srl, che raggruppa oltre 100 comuni altoatesini - che gestisce in Alto Adige 34 centrali idroelettriche.

I due mercati

«Ci sono due mercati dell'energia - ha spiegato Amort - quello di maggior tutela e quello libero. Al contrario di chi ha scelto il mercato libero; Alperia non può concedere sconti sul mercato tutelato e non ha alcuna influenza sui prezzi che vengono determinati da Arera. Tutti gli aumenti di prezzo devono essere addebitati direttamente e per intero. Nel mercato tutelato i clienti non possono bloccare il prezzo dell'energia elettrica e dipendono dalle decisioni del governo. Sono oltre 60 mila gli altoatesini che si riforniscono sul mercato tutelato».

Oltre 60 mila altoatesini, che sono nostri clienti, sono ancora sul mercato tutelato, ovvero quello sul quale Alperia non può concedere sconti

Ma perché non informarli direttamente, spiegando i vantaggi di passare al mercato libero? «Alperia - questa la spiegazione - non può né contattare questi clienti per motivi legati all'antitrust né promuovere azioni commerciali o di comunicazione utilizzando i dati di clienti del mercato tutelato».Attualmente passando al mercato libero che offerte ci sono?«Partiamo innanzitutto precisando che non è vero, quanto riportato dal report dell'Unione nazionale dei consumatori, secondo cui Bolzano è la città italiana dove gas e luce hanno il costo più alto. La verità è che siamo l'unica società a livello nazionale a proporre il terzo pacchetto di offerte. Lo scorso autunno c'era Alperia free; in primavera Alperia smile, ora Alperia Eco».

Sconto da 600 euro

Ma tradotto in cifre Alperia Eco che possibilità di risparmio offre?«Il risparmio rispetto al mercato tutelato è di circa 600 euro all'anno. Una famiglia con un'unica persona che sul mercato tutelato per 1.500 kwh (potenza 3 kw) paga 1.025 euro all'anno; con il contratto di Alperia Eco ne pagherebbe 400; risparmio simile (605 euro) per un nucleo familiare di due persone con 2200 kwh (potenza 3 kw) spende 1.420 euro sul mercato tutelato e 815 con Alperia Eco; una famiglia di tre-quattro persone con 3500 kwh (potenza 4,5kw) paga 2.008 euro se è sul mercato tutelato e 1.403 con Alperia Eco».

Finora, secondo i dati forniti dalla società meno del 10% delle famiglie altoatesine ha aderito all'offerta. Un successo modesto che si spiega con il fatto che il passaggio dal mercato tutelato ad Alperia Eco è complicato? «No, il passaggio è semplice. Basta andare sul nostro sito oppure prenotare un appuntamento nei nostri Energy point. Quando ci si presenta bisogna ricordarsi di portare con sé l'ultima bolletta».

Intanto oggi il Consiglio dei ministri europeo dell'energia dovrebbe approvare alcune misure che consentiranno un risparmio di 140 miliardi, da utilizzare per ridurre le bollette. Mentre non sono previste decisioni sul disaccoppiamento del prezzo dell'energia da quello del gas e sul tetto da porre al prezzo del gas su cui non c'è unità di vedute tra i Paesi dell'Eu. Contrari soprattutto Germania e Olanda.