IL LUTTO

Bolzano, addio a «Charly» Pobitzer, fenomeno della pallacanestro altoatesina

Scomparso improvvisamente a 63 anni. Era anche direttore della gioielleria Ranzi in via Museo



BOLZANO. Se n'è andato improvvisamente uno dei campioni più noti della pallacanestro altoatesina, Karl «Charly» Pobitzer, classe 1957. Da anni era l'elegante direttore della gioielleria Ranzi in via Museo. «Era un giocatore fenomenale», ricorda addolorato il suo storico coach Waldimaro Fiorentino.

Già nel 1974, quando ancora non aveva compiuto diciassette anni -veniva definito un "giovane vip". Eppure Charly aveva iniziato a giocare tardi, a 15 anni, ma l'altezza - superava già i due metri - e le sue doti atletiche hanno subito colmato la lacuna. Dopo un solo anno nelle giovanili, infatti, era stato inserito nel quintetto titolare della formazione di serie D, allenata da Fiorentino, con cui giocò alcuni anni anche in serie C.

Anche i procuratori di blasonate società italiane che si interessarono a lui e cercarono di portarlo via da Bolzano per fargli calcare prestigiosi parquet. Ma questo non accadde. Charly non lasciò ma il capoluogo altoatesino, in parte per una sua decisione e in parte per sfortuna: solo un grave incidente gli negò la serie A.

Karl Pobitzer è stato protagonista di partite contro grandissime squadre, come la Mobilquattro Milano e la Reyer Venezia, e con avversari del calibro di Nikola Plecas, playmaker della Nazionale jugoslava, campione del mondo nel '70 e argento olimpico nel '68. 

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