L'INDAGINE

Bolzano e Trento, prezzi simili al supermercato

La spesa più conveniente d’Italia a Rovigo, Mantova e poi Verona



BOLZANO. Quella per i prodotti alimentari è una voce che pesa sul bilancio mensile delle famiglie circa 500 euro secondo i dati Istat. Un numero che, a causa dell’inflazione, rivela che gli italiani acquistano sempre meno cibo come confermato dai dati: dal 1997 ad oggi c’è stato un calo dei consumi alimentari pari al 18,4% al netto dell’inflazione. Ma cambiare abitudini e non sprecare sono un’ottima strategia che può arrivare a far risparmiare centinaia di euro l’anno, come sottolineano i vertici di Altroconsumo nel presentare l’ormai classica indagine annuale.

E dalla classifica il risultato in regione è quasi fotocopia: i supermercati che hanno fatto registrare i prezzi più bassi nel corso della rilevazione sono a quota 111 sia a Trento che a Bolzano (fatto 100 il supermercato più economico d’Italia, che è a Rovigo) e i meno economici a quota 121 in entrambe le città.

Insomma, secondo Altroconsumo i prezzi in Alto Adige e in Trentino sono sostanzialmente equivalenti. Oltre 1 milione di prezzi rilevati, più di 1.000 punti vendita coinvolti in 69 capoluoghi di provincia per scoprire dove è più conveniente fare la spesa. È stata considerata come “spesa tipo” quella costituita da un mix composto per la maggior parte da prodotti di marca, quelli più noti; poi da quelli a marchio commerciale (quelli con il logo della catena dove vengono acquistati) ma anche da quelli più economici. Considerando una spesa di questo tipo è Famila Superstore la catena più conveniente seguita da Auchan e, “a pari convenienza”, da Ipercoop, Conad Ipermercato, Iper e Bennet. Per chi acquista solo prodotti di marca è Esselunga la più conveniente, mentre Conad Ipermercato e Aldi e Eurospin si attestano rispettivamente al primo posto per la spesa esclusivamente con prodotti a marchio commerciale e solo con prodotti economici. I risultati della rilevazione svolta da Altroconsumo testimoniano che, soprattutto quando parliamo di prodotti di marca, i prezzi possono essere molto diversi da un punto vendita all’altro. Nella grande distribuzione, infatti, la distribuzione dei prezzi tipicamente vede un’area in cui i prezzi sono più bassi (promozioni, confezioni più grandi o multipack); poi c’è un’area in cui c’è la maggior parte dei prezzi praticati sul mercato e infine una piccola area con prezzi alti. È questa distribuzione a giustificare un’oscillazione così ampia da un punto vendita all’altro. Prestare attenzione a questi aspetti può quindi aiutare i consumatori a orientarsi nella giungla dei prezzi. Ad esempio, nella rilevazione svolta da Altroconsumo è stata riscontrata un’oscillazione del 191% relativa al prezzo del dentifricio Mentadent White Now che ha un costo che varia da 1,13 € (un punto vendita Pam a Pordenone e uno a Trieste) a 3,29 € (un punto vendita Conad a Roma e due a Latina). Il supermercato Conad Spesa Facile di Rovigo è quello risultato più conveniente, seguito da Supermercati Martinelli di Mantova e l’iper Galassia di San Giovanni Lupatoto di Verona. È in generale il Veneto la regione dove fare la spesa più conveniente con 6 delle prime 10 città più economiche, seguito dal Friuli. Le regioni più care, invece, sono Sicilia e Calabria.













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