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A lezione di hip hop: «Ma non definiteci scuola standard»

La scuola di ballo bolzanina “Mood Academy” ha 60 iscritti. Il fondatore Maicol Mariz: «Giochiamo molto sul trasmettere emozioni»


Amelia Liverani


BOLZANO. Come molte volte accade, tutto nasce per gioco. L’avventura inizia con una chance data da Barbara Ante, direttrice artistica di “Evento Danza” a Maicol Mariz, fondatore della scuola di ballo hip hop “Mood Academy”. Ci si ritrova con cadenza settimanale per ballare a ritmo di musica hip hop e nel giro di pochi mesi si costruisce un primo progetto: una scuola di ballo Hip Hop a Bolzano.

Nel mondo dell’hip hop

Musica ritmica, coordinazione e capacità di movimento. L’hip hop nasce come un movimento artistico e culturale negli anni ’70 e si sviluppa nelle zone periferiche di New York, come risposta all’isolamento e all’emarginazione. A coltivare la disciplina statunitense un gruppo di giovani bolzanini appassionati che si è distinto fondando la “Mood Academy”, una scuola di ballo che «come vuole intendere il nome, gioca molto sul trasmettere emozioni ai ballerini - così il fondatore della scuola Maicol Mariz - non ci definiamo una scuola “standard” siamo più una famiglia che crea coreografie esternando emozioni. Una volta che entri nella Mood sei sempre della Mood».

Emozioni quali gioia, rabbia, spiritualità, unione e condivisione. «Devo ancora metabolizzare quanto successo - così Maicol Mariz - ma una cosa è certa, i ragazzi di Bolzano sono usciti dal guscio ed hanno ottenuto un ottimo risultato» Attualmente la scuola di ballo ha sede a Bolzano in via Milano conta oltre 60 iscritti. Da poco vincitori «abbiamo vinto il contest a Firenze Vibes Stage, classificati primi, una borsa di studio che ci assicura una finale nazionale che si terrà a Milano, una borsa di studio del 100% per tutti i partecipanti che ci garantisce la partecipazione al conosciutissimo Barcellona Express a settembre». Sono tanti i progetti, i sogni e le aspirazioni e durante gli allenamenti si preparano le miglior coreografie «all’interno della scuola tengo solidi i principi dell’ascolto anche per creare armonia coi ragazzi iscritti alla Mood» dice Mariz.

Fatto in casa

Una produzione «fatta in casa» dall’ideazione, alle riprese, al montaggio, alle scelte delle musiche che ha riscosso nel giro di pochi anni un ampio consenso «pochi anni un ampio consenso. Io gestisco tutta la parte artistica mentre Marco Turato, soprannominato “il polmone della Mood” gestisce la parte burocratica della scuola».

E ora che hanno portato a casa una vittoria la Mood Academy si prepara ai prossimi appuntamenti. «alcuni ballerini si esibiranno il 24 febbraio a Firenze, il 5 marzo ci esibiremo in diretta TV a Trento durante la partita dalla Aquila Basket Trento. Infine, il 5, 6 e 7 maggio saremo impegnati a Barcellona nel contest chiamato “Urban Display”».













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