Achammer vede Gostner per calmare le acque
Incontro sul prolungamento della pista dopo la reazione della base Svp L’Obmann: «La nuova società garantisce di coinvolgere i territori sugli scenari futuri»
Bolzano. Aeroporto, si è dovuto muovere l’Obmann della Svp per calmare le acque della Bassa Atesina sull’allungamento della pista. Philipp Achammer ha incontrato Josef Gostner, l’amministratore delegato di Abd Holding Srl. «Gostner mi ha ribadito che l’allungamento della pista non è un tema in questo momento. Non c’è neppure un progetto», riferisce Achammer.
Lunedì inizieranno a San Giacomo i lavori per spostare a sud della pista dell’aeroporto la strada poderale che ha innescato il caso di questa settimana. Senza quella modifica di tracciato stradale non sarà possibile alcun allungamento. Il «Dolomiten» l’altro giorno aveva annunciato con sicurezza l’intenzione di Gostner di aprire a breve il cantiere per il prolungamento della pista, previsto dal masterplan dello scalo. Praticamente una bomba alla vigilia della campagna elettorale per le elezioni comunali del 3 maggio. Svp della Bassa Atesina infuriata. «Speriamo che le rassicurazioni non coprano solo il periodo fino alle elezioni», fa sapere Oswald Schiefer, l’Obmann della Bassa Atesina.
Il cantiere che partirà lunedì e la recinzione di tutto lo scalo non sono l’anteprima dell’allungamento della pista, questo ribadisce Gostner. Oltre a non esserci un progetto, ha detto Gostner, «manca anche l’accordo con l’Enac». Nella Svp chiedono il rispetto degli accordi. Così Schiefer: «Nel tavolo che avevamo avuto con gli imprenditori privati dopo l’aggiudicazione della gara era stato preso un impegno: resta tutto com’è e per ogni variazione di rilievo verremo coinvolti. Vogliamo capire come stanno davvero le cose sul cantiere che partirà lunedì». Achammer dopo l’incontro con Gostner ha rassicurato i suoi: «La Abd assicura che non c’è alcun progetto al momento. E soprattutto Gostner si è impegnato di nuovo: se ci saranno sviluppi sugli scenari immaginati per l’aeroporto, la società prima di ogni passo incontrerà i rappresentanti dei territori interessati. In effetti si è creata una situazione strana, attorno al cantiere che partirà lunedì. Mi interessava un chiarimento sul rapporto con i Comuni interessati».
I Verdi non credono alle rassicurazioni: «Come temevamo, si sta verificando l’opzione che la gente della conca di Bolzano e della Bassa Atesina proprio non voleva. Non ci stancheremo mai di ripetere: il “no” emerso dalla consultazione popolare del 2016 era un “no” a tutto il progetto di sviluppo del presidente Kompatscher, compreso l’aumento del numero di passeggeri, quindi un chiaro no al rafforzamento dello scalo». FR.G.
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