«Ad Affari tuoi non ho vinto nulla ma con De Martino mi sono divertito»
L’intervista a Gerold Wilhelm. Protagonista per 13 puntate del gioco in onda su RaiUno il signore della giostra di piazza Walther: «Emozionante scoprire che in tanti facevano il tifo per me. Piaceva quando parlavo in tedesco»
BOLZANO. «Non ho vinto niente, però mi sono divertito tantissimo. E ho scoperto di avere un sacco di persone non solo in Alto Adige, ma anche in Sicilia e in Campania, che facevano il tifo per me». Gerold Wilhelm, 73 anni, per tutti «Gert», il signore della giostra e del trenino di piazza Walther, è stato per tredici puntate uno dei concorrenti più amati dal pubblico che, ogni sera, segue «Affari tuoi» su Rai Uno, condotto da Stefano De Martino.
Scusi, ma come è nata l’idea di partecipare?
Perché mi piace la trasmissione, la seguo sempre. Una volta ho visto in sovrimpressione la scritta: cercansi concorrenti per il Trentino Alto Adige. Era gennaio e ho deciso di mandare la domanda. Poi non ci ho più pensato. Anzi, non credevo neanche che mi avrebbero chiamato.
E invece?
A settembre mi hanno telefonato, per chiedermi se fossi ancora disponibile. Ho risposto di sì e sono andato a Trento per il provino. Ad accompagnarmi è venuto mio figlio Philipp, 21 anni, che aveva appena fatto l’ultimo esame, a Milano, all’Accademia delle Belle Arti indirizzo Fashion Design.
Quanti eravate?
Circa 200 persone.
E cosa le hanno chiesto di fare?
Di parlare di me; di ciò che faccio nella vita, davanti ad una telecamera.
Ed è riuscito - come si dice - a bucare il video.
Evidentemente sì, perché mi hanno chiamato qualche giorno dopo, per chiedermi se ero pronto a partire per Roma, per partecipare ad Affari tuoi. Io ho risposto che avevo già la valigia in mano.
Perché su 200 hanno scelto lei?
Credo che cerchino persone che hanno qualcosa di particolare.
Nel suo caso cos’è stato?
Sicuramente il mio saperci fare con le persone: questione di carattere e anche di esperienza a stare tra la gente. Inoltre, al pubblico piaceva molto quando parlavo in tedesco.
Com’è stata quest’esperienza televisiva?
Fantastica. Anche se non ho vinto neppure un centesimo. Tutto organizzato alla perfezione. Puntualità svizzera, anzi di più. Visto che io che arrivavo in anticipo rispetto agli orari fissati, ero sempre e comunque l’ultimo. Ho conosciuto concorrenti un po’ da tutt’Italia; persone molto simpatiche. Per non parlare del tifo: turisti arrivati nel corso degli anni a Bolzano per il Mercatino di Natale, si ricordavano di me e mi hanno scritto, per sostenermi e farmi i complimenti.
Com’è Stefano De Martino, il conduttore?
Preparatissimo. Ha la capacità di mettere tutti a proprio agio e di toglierti l’emozione che è inevitabile davanti ad una telecamera. Gli ho regalato il grembiule tipico dei contadini sudtirolesi e l’ho invitato a venire al Mercatino di Natale. Mi ha promesso che verrà.
Lei non ha vinto niente, c’è qualcosa che ha sbagliato?
Niente, è solo questione di fortuna. Forse però un errore l’ho commesso.
E sarebbe?
Avrei dovuto portarmi un omino fumante.
Cos’è?
Una statuetta di legno che si apre, si mette dentro dell’incenso profumato e si accende. Dalla bocca esce del fumo che - dicevano i vecchi contadini - scaccia gli spiriti maligni. Io li vendo al Mercatino di Natale.
Perché lei ha lo stand lì .
Sono lì dal 1995. Oltre allo stand, ho la piccola giostra davanti all’hotel Città che funziona tutto l’anno. Poi durante il Mercatino ho il trenino e, quest’anno, metterò un’altra giostra al parco dei Cappuccini. I bambini impazziscono per queste attrazioni che sono vecchie, ma piacciono proprio per la loro semplicità e per il fatto che sono completamente diverse dai giochi di oggi.
Lei ha fatto tante cose nella vita.
Tantissime e tutte bellissime. Negli anni ’70 vivevo la notte e facevo il dj all’Après; poi ho fatto a lungo il venditore ambulante.
E cosa vendeva?
Scarpe per dieci anni. Avevo deciso di proseguire con la bancarella di mio suocero che vendeva ciabatte. Per me che con le persone ci so fare, era un divertimento quotidiano. Poi sono passato dalla vendita di scarpe alla vendita di serre. La ditta andava bene, ma d’inverno non avevo niente da fare ed è per questo che ho iniziato l’avventura al Mercatino di Natale.
E l’idea di giostra e trenino come nasce?
L’allora assessora comunale Ingeborg Bauer Polo continuava a dire che al Mercatino non c’erano attrazioni per i bambini: è così che mi è venuta l’idea.
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