BOLZANO. Si è spento a soli 49 anni (avrebbe compiuto i 50 a marzo) Paolo Pelanda, oculista del San Maurizio, stimato professionista. La malattia, assolutamente inaspettata in un fisico sano e sportivo, l’aveva colpito a settembre 2020.

Mamma di origine viennese e papà altoatesino, Pelanda aveva frequentato a Bolzano il liceo scientifico tedesco, per concludere la carriera scolastica al Torricelli. Quindi l’Università di Medicina ad Innsbruck, un anno a Vienna quindi la specialità a Verona e la successiva abilitazione a Bologna.

Dopo la laurea e la specialità, le sostituzioni e tra il 2006 ed il 2007 l’assunzione all’ospedale di Bolzano (durante la specialità aveva coperto, sempre a Bolzano, anche turni di guardia medica).

Enrico Bertelli, primario di Oculistica al San Maurizio ricorda uno specialista a tutto tondo. Professionista serio ed empatico con i pazienti. «Paolo era una persona speciale, un collega veramente speciale… e non sono frasi di circostanza... aveva anche grandi doti comunicative. Per tutti era facile parlargli, facile entrare in confidenza. I pazienti gli si affezionavano e chiedevano sempre di lui se non lo ritrovavano ai controlli successivi. Aveva un sorriso e una battuta di spirito per tutti. Ma anche un pensiero delicato e un’attenzione particolare per ogni singolo paziente, per ogni singola persona. Era un professionista appassionato e competente, non è mai stato superficiale. Per tutto il nostro team - conclude Bertelli - si tratta di una perdita molto difficile da superare, in termini professionali, ma soprattutto umani».

Un vita sempre di corsa la sua, come ricorda la moglie, Eva Manfredini. «Ci siamo conosciuti a Bolzano, in centro città, ci ha presentato per caso un amico, lo ricordo bene, era un sabato sera. Il giorno dopo è tornato ad Innsbruck e lì è iniziato un lungo contatto epistolare a suon di e-mail».

Il matrimonio il 3 settembre del 2005 e due figlie. Emma che oggi ha 17 anni e Nora 15.

«Quando è nata Emma, Paolo non si era ancora laureato ed abbiamo le foto delle nozze con in braccio la nostra prima bambina. Ho avuto accanto un compagno di vita ed un padre onesto, presente, frizzante e divertente. Papà per le nostre figlie è sempre stata spensieratezza assoluta».

Paolo Pelanda era un uomo entusiasta, curioso ed aperto alla vita. «Uno sportivo a “singhiozzo” amava i giri in bici con la mountain bike, la fotografia e la cucina».

Un vita di corsa finita troppo in fretta. I funerali del medico dell’ospedale di Bolzano si terranno giovedì 19 gennaio alle 14 a Regina Pacis. V.F.