Il lutto

Addio ad Orfeo Fratucello, il Goer perde una delle sue colonne

Generoso e infaticabile, se ne va un volto noto del volontariato bolzanino, stroncato  da un male senza scampo: «Era il più saggio, sempre pronto a dare una mano, perdita immensa»



BOLZANO. Lontanissimo, per indole, dai riflettori e da tutto ciò che lo avrebbe potuto mettere in risalto, ma vicinissimo ai cuori della gente e dei tanti amici con i quali condivideva la passione per il volontariato e l’impegno in favore della collettività, soprattutto nei momenti di maggiore bisogno. Orfeo Fratucello ha purtroppo perso la sua battaglia con un male che lo aveva colpito all’improvviso, strappandolo in troppo poco tempo agli affetti dei suoi cari.

Classe 1943, da oltre 20 anni era membro attivo della grande famiglia del Goer, il Gruppo Operatori Emergenza Radio, sempre in prima linea ogni volta che l’emergenza lo richiedeva. Bolzano perde così una colonna della propria Protezione civile. «Non mancava mai, bastava chiedere ed era sempre pronto a dare una mano», ricordano i colleghi del Goer. La sua seconda famiglia abbracciata anche dal figlio Daniele, divenuto pure lui un volontario.

In passato aveva anche ricoperto ruoli direttivi ma a Orfeo piaceva soprattutto darsi da fare, mettersi a disposizione del prossimo, operare in prima linea: glielo “imponeva” la sua generosità.

«Anche in questo momento, nonostante la malattia, aveva in mente il servizio da svolgere alla fiera di Bolzano in occasione di Civil Protect – raccontano gli amici – e certamente sarebbe stato presente ai Mercatini di Natale, come sempre».

Il Goer è parte integrante della colonna mobile della Protezione Civile, in prima linea nelle varie campagne di soccorso in tutta Italia: Orfeo Fratucello è stato impegnato (fra i primi a partire) nelle operazioni di aiuto alla popolazione abruzzese, colpita dal tremendo terremoto nel 2009, con la spedizione bolzanina a Sant’Elia.

Vedovo da alcuni anni, le sue energie di pensionato (dopo una vita di lavoro nel campo dell’edilizia) le riversava quasi interamente al servizio della collettività. «Era il nostro papà, per i più giovani quasi un nonno, il più saggio, sempre pronto a dispensare consigli, a dare una mano, a sacrificarsi per gli altri. La sua scomparsa ci lascia un vuoto che non potrà mai essere colmato, per questo piangiamo la sua morte e ci stringiamo intorno alla sua famiglia con grande affetto», le parole del Gruppo Operatori Emergenza Radio di Bolzano. GL.M.













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