mobilità

Al lavoro in ospedale con la bici o in bus 

L’Azienda sanitaria ha predisposto una serie di interventi per incentivare la mobilità sostenibile. In arrivo 300 box chiusi a disposizione dei dipendenti ciclisti 


Paolo Tagliente


BOLZANO. Il Decreto Legge Rilancio 34/2020, poi convertito in legge 77/2020, prevede che le aziende con più di 100 dipendenti localizzate in un capoluogo di regione, in una città metropolitana, in un capoluogo di provincia o comunque in un comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti redigano il piano spostamenti casa-lavoro dei dipendenti. Una premessa in “burocratese”, forse, ma indispensabile per spiegare le importanti novità che l’Azienda sanitaria è in procinto di varare in questo 2023 su Bolzano.

A illustrarle Luca Armanaschi, direttore amministrativo dell’ospedale del capoluogo, e Francesco Gullotti Cordaro, mobility manager del comprensorio sanitario di Bolzano. «Nel 2022 – spiega Armanaschi – abbiamo raccolto le informazioni indispensabili per redigere il piano spostamenti, elaborato dall’Azienda sanitaria, con la società Kyklos e Sta, distribuendo un questionario ai circa 5300 dipendenti dell’Azienda sanitaria che lavorano a Bolzano. Sono stati 630, invece, i questionari distribuiti a studenti e dipendenti della Scuola superiore di sanità Claudiana. Dobbiamo dire di aver riscontrato disponibilità e anche una propensione a modificare le proprie abitudini in caso di cambiamenti».

Si è così appurato che di questi 5300, ben 3300 sono in forza all’ospedale San Maurizio: di questi 2200 abitano nel comune capoluogo mentre 1100 risiedono in comuni limitrofi, in un raggio di 15 chilometri. Dei residenti a Bolzano, circa il 50 per cento ha riferito di raggiungere il lavoro in bicicletta (un migliaio, quindi) mentre dei 1100 residenti nel circondario, il 70 per cento ha detto di utilizzare l’auto privata per raggiungere l’ospedale mentre il restante 30 per cento si muove sui mezzi pubblici.

La prima azione

«Forti di questi dati – spiegano Armanaschi e Gullotti – ci siamo attivati insieme a Sta per la prima azione. Abbiamo verificato che in alcuni comuni gli orari dei mezzi pubblici non erano coerenti con quelli dei dipendenti e così, abbiamo provveduto a modificare quelli delle prime ore del mattino e quelli serali per convincere chi usa l’auto a usare il trasporto pubblico». Ma non è finita.

La seconda azione

La seconda azione si concretizzerà entro la fine dell’anno e vedrà la creazione di 300 box per bici. Box sicuri con apertura attraverso il badge dei dipendenti. «La struttura potrebbe essere allestita nell’area dell’ospedale – spiegano – ma stiamo valutando una soluzione meno impattante come quella di sfruttare il “sotto rampa” e cioè lo spazio sottostante la rampa che sale all’entrata dell’ospedale, attualmente utilizzato come magazzino.

Gli altri interventi

«Insieme al Circolo ricreativo ospedaliero – continua Armanaschi – verranno organizzate due giornate, una già il prossimo aprile e l’altra alla fine della bella stagione, in occasione delle quali un’officina mobile offrirà gratuitamente la manutenzione ordinaria delle bici. Nel piano, c’è anche l’installazione di contatori elettronici sulle ciclabili che portano al San Maurizio, che conta diecimila accessi al giorno, così da avere i numeri degli spostamenti da e per l’ospedale, all’ingresso del quale saranno collocati dei monitori con gli orari di partenza degli autobus. Novità anche per il parco macchine della Sabes: 200 le vetture utilizzate per servizi territoriali. «Sono 25 quelle elettriche – continua – ma si tratta di Twingo con un’autonomia di 200 chilometri. Troppo poco per l’utilizzo che prevede trasferte anche in altri distretti. In programma c’è l’acquisto di altri 25 veicoli elettrici con autonomia di 350/370 chilometri, ma di fatto stiamo attendendo che il mercato offra veicoli con capacità superiori. In programma c’è l’installazione di colonnine nelle varie sedi del distretto, ma devono essere valutati aspetti di carattere burocratico, legati alla proprietà dei terreni in cui sistemarle». Questo, a grandi linee, è ciò che accadrà nel corso del 2023. Poi, come stabilisce la legge, il piano verrà aggiornato di anno in anno.













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